Siamo arrivate davanti a questa chiesa per caso. Stavamo girovagando per le strette vie, quando ci siamo ritrovate in questo piccolo campo, dove ad uno degli angoli sorge la Chiesa di San Giovanni Battista in Bragora.
Il primo documento che attesta l’esistenza di questa chiesa risale al 1090.
L’impianto è quello delle chiese conventuali gotiche veneziane. L’esterno è in cotto ed è il risultato di una cultura di transizione: quindi una facciata spoglia e severa, priva di decorazioni realizzata tra il 1475 e il 1505.
In questa chiesa vennero battezzati diversi personaggi illustri: Pietro Barbo, futuro Papa Paolo II, e il prete rosso Antonio Vivaldi. In realtà, quest’ultimo venne battezzato dalla levatrice, e in questa chiesa gli vennero praticate le unzioni per rendere ufficiale il battesimo ma anche esorcismi. La leggenda infatti narra che durante i primi mesi di vita, il diavolo avesse allungato le mani su di lui e ,infatti, nel maestro rimase sempre viva una sorta di doppia natura, alla quale egli tentò di ribellarsi diventando sacerdote. Non potendo far altro, il demonio giocò la sua ultima carta e impedì al compositore di scrivere l’opera che avrebbe strabiliato il mondo, costringendolo a mantenerla racchiusa nel cuore. Pare che ancora oggi, nelle notti in cui il vento increspa le onde, lo spirito del ‘prete rosso’ si consoli scrivendo sull’acqua le note di quella malinconica melodia, che nessuno potrà mai ascoltare.
COME RAGGIUNGERLA:
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