Venezia è una città magnifica.
Affascinante.
Unica.
Come avrete capito ce ne siamo innamorate, non vediamo l’ora di tornarci…ma questo sarà l’ultimo post sulla città (per il momento…)
E’ composta da 121 isole (se si parla del centro storico) collegate tra loro da 435 ponti.
Girare per Venezia è un continuo sali e scendi per scale di pietra, marmo o legno; è un continuo fotografare scorci; ammirare i vecchi edifici anche un po’ decadenti; seguire con lo sguardo le piccole imbarcazioni che si allontanano. E’ bello perdersi.
Perché seguire la folla di turisti?
Imbucate la prima calle che incrociate e dirigetevi dove vi pare, per scoprire una città che appare diversa in ogni angolo ma allo stesso tempo sempre uguale da secoli.
Il nome dei ponti veniva dato dai veneziani a seconda della loro funzione o della loro caratteristica architettonica. Come il Ponte di Paglia, chiamato così perché sotto si fermavano imbarcazioni cariche di fasci di paglia.
Ci sono Ponti più o meno famosi, ma ognuno ha la sua leggenda: il Ponte dei Sospiri da cui i prigionieri lanciavano l’ultimo sguardo all’esterno rimpiangendo la libertà perduta e che ha visto passare di lì anche Giacomo Casanova; il Ponte dei Pugni, dove uomini di fazioni diverse lottavano tra loro finché uno dei due finiva nel canale, decretando la vittoria della fazione opposta.
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