Alzi la mano chi di voi non conosce Manet? Lo immaginavo! Il nome di questo artista francese ottocentesco è ben impresso nella memoria di tutti noi, conosciuto come il padre dell’impressionismo. Per questo motivo la mostra “Manet e la Parigi moderna“, allestita a Palazzo Reale a Milano, richiama così tanta attenzione.
Edouard Manet si distingue non solo per il suo indiscutibile talento artistico, ma anche per il suo impegno nel creare una connessione tra la grandezza della pittura classica e la libertà di quella moderna. La mostra milanese ha l’obiettivo di raccontare il percorso del grande maestro che ha cambiato la storia dell’arte in un periodo di grandi cambiamenti anche per la capitale del suo Paese, Parigi.

Lola de Valence, 1862 – Olio su tela, 123 x 92 cm
Musée d’Orsay, Parigi
Le opera in mostra provengono dalla prestigiosa collezione del Musée d’Orsay di Parigi: 55 dipinti di grandi pittori ottocenteschi come Boldini, Cézanne, Degas, Gauguin, Monet, Renoir, Signac e Tissot. Le opere di Manet sono circa una trentina, tra 17 dipinti e una decine di disegni e acquerelli.
La mostra è molto ampia e si divide in 10 sezioni: dal racconto della cerchia di Manet con i ritratti di Zola, Mallarmé e Morisot e il ritratto di Manet stesso realizzato da Carolus-Duran, alle rappresentazioni di Parigi e della sua evoluzione rappresentata dalle opere di Monet, Gauguin e Signac.

Stéphane Mallarmé, 1876 – Olio su tela, 27,2 x 35,7 cm
Musée d’Orsay, Parigi
Si continua con le vedute marine, amatissime dai pittori francesi di metà Ottocento, e con i dipinti floreali tra cui il famoso quadro L’asparago, recapitato dallo stesso Manet al collezionista Cahrles Ephrussi come “aggiunta” ad un quadro con asparagi che, secondo il pittore, era stato pagato troppo.

Branche de pivoines blanches et sécateur, 1864 – Olio su tela, 30,5 x 46,5 cm
Musée d’Orsay, Parigi
A seguire, un riferimento all’arte spagnola, molto in voga negli Anni Trenta del XIX secolo: dalla ballerina Lola Melea, al comabttimento tra tori fino all’iconico Il Pifferaio, rifiutato al Salon del 1866 per la radicalità del trattamento pittorico. I colori infatti sono stesi in modo piatto e la prospettiva è assente, rendendo il dipinto simile a una carta da gioco.

Le fifre, 1866 – Olio su tela, 160,5 x 97 cm
Musée d’Orsay, Parigi
Ma Parigi in quegli anni non è solo il luogo idilliaco rappresentato dalle opere più celebri: una sezione della mostra è quindi dedicata alle strade parigine, alle persone meno abbienti in contrasto con il lusso e l’opulenza borghese.
Non può mancare una sezione dedicata all’Opera, il tempio dello spettacolo parigino che è stato immortalato in tutta la sua bellezza da Degas, Henri Gervex e Jules-Eugène Lenepveu. Strettamente legato a questo tema, ecco le feste parigine ritratta da James Tissot e da alcune artiste donne come Eva Gonzalès e Berthe Morisot.

Le bal de l’Opéra, 1886 – Olio su tela, H. 0.85; L. 0.63
Musée d’Orsay, Paris
E proprio alle donne sono dedicate le ultime due sezioni. Nella prima la figura femminile è rappresentata nei suoi momenti intimi: La Lettura e Il balcone di Manet, Il bagno di Stevens e Le due sorelle di Tissot.

Le balcon, tra 1868 e 1869 – Olio su tela, 170 x 125 cm
Musée d’Orsay, Parigi
L’ultima sala invece è focalizzata sulle donne delle strade parigine come la tela Berthe Morisot con un mazzo di violette di Manet che ha ritratto la sua amica e Madame Darras e Giovane donna con veletta di Renoir, che in questa opera riesce a catturare il fascino fugace di una passante.

Berthe Morisot au bouquet de violettes, 1872 – Olio su tela, 55,5 x 40,5 cm
Musée d’Orsay, Parigi
Manet e la Parigi moderna è una mostra affascinante che porta i suoi visitatori nella Parigi di fine Ottocento, analizzando ogni aspetto della vita cittadina di quei tempi dai grandi ricevimenti alla povertà, fino ai paesaggi più bucolici.
FINO AL 2 LUGLIO 2017
ORARIO
Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30
INGRESSO (Audioguida inclusa)
Intero: 12 euro
Ridotto: 10 euro (se possessori della card Musei Lombardia o Club Skira – 8 euro)
COME RAGGIUNGERLA: