Come forse avrete letto in uno degli ultimi post, mentre mia sorella Alessandra era in vacanza a Vieste, io ho intrapreso un viaggio in macchina con alcuni amici alla scoperta dei Paesi Baschi. In realtà, a causa della grande distanza, abbiamo deciso di…allungare ancora di più la strada, spezzare il viaggio in tante tappe e visitare numerose altre destinazioni.
Per guadagnare una mezza giornata, abbiamo quindi deciso di partire a mezzanotte, in modo da arrivare nel primo pomeriggio alla nostra prima destinazione: Andorra La Vella.
Questo primo pezzo di strada è stato decisamente il più lungo (950 km da Monza, per un totale di oltre 11 ore). Dopo una sosta a Montpellier per fare colazione, siamo ripartiti in tutta fretta per arrivare in Andorra prima possibile. Lungo la strada verso i Pirenei però abbiamo notato un paese-fortezza che ci ha indotti a una seconda sosta!
Come abbiamo scoperto dopo aver parcheggiato, si trattava di Villefranche-de-Conflent. Dichiarato nel 2008 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, questo piccolo paesino (e la sovrastante fortezza) fu fondato del XI secolo per difendere la vallata.
Una volta varcata la porta di accesso vicino al parcheggio (ce ne sono diverse lungo le mura), ci si ritrova subito sulla via principale. Nonostante la folla e i tanti negozietti per turisti sparsi lungo la strada, mi è piaciuto molto l’aspetto medievale degli edifici e del paese in generale.
Dopo avere girovagato per qualche tempo per il paese (è talmente piccolo che la traversata da una parte all’altra richiede pochissimi minuti) ci siamo recati all’ufficio del turismo, dove abbiamo scoperto che è possibile visitare la fortezza che domina la vallata, e che si trova esattamente 150 metri sopra il paese : Fort Liberia. La si può raggiungere a piedi o mediante un servizio di SUV a pagamento.
Noi abbiamo optato per la camminata (dopo 9 ore di macchina, ci voleva): la strada di per sè non è particolarmente impegnativa, ma complici il caldo e la stanchezza, mi è sembrata interminabile. Ad ogni modo, dopo circa 20 minuti abbiamo raggiunto la nostra destinazione.
Presso la biglietteria sono disponibili delle cartine che illustrano brevemente la storia della roccaforte, oltre a dare indicazioni sul percorso da seguire per girarla completamente. Fort Liberia è stato costruito a partire dal 1659, dopo la Pace dei Pirenei che sancì la spartizione della Catalogna tra Francia e Spagna.
Dopo un primo giro panoramico delle mura, si passa a visitare uno dei cortili e quindi gli interni del castello, oltre ai suoi grandi sotterranei scavati nelle profondità della montagna. Lungo tutto il percorso sono presenti diversi cartelli che illustrano storia e curiosità riguardanti l’edificio.
Una delle storie più interessanti tra quelle che vengono descritte, è sicuramente quella della prigione delle donne. Il forte è stato infatti il luogo di prigionia di alcune donne coinvolte nell'”affare dei veleni” che scosse la Francia tra il 1670 e il 1680. Tra le più celebri, la Marchesa di Brinvilliers (che avvelenò suo padre, suo fratello e le sue due sorelle per ottenerne l’eredità), La Voisin (avventuriera e grande esperta di veleni e messe nere, venne accusata di stregoneria e arsa viva a Parigi nella Place de Grève nel 1680), Anne Guesdon e “La Chapelain”. Anne Guesdon morì nella sua cella nel 1717 dopo 36 anni di prigionia, La Chapelain trascorse invece 43 anni tra queste mura.
Essendo la fortezza abbastanza piccola, il giro non richiede più di un’ora. Una volta riemersi dai sotterranei, si ritorna al primo cortile. Da qui, è possibile scendere con la strada percorsa all’andata, oppure percorrendo una scalinata lunga ben 734 gradini (per la maggior parte scavata dentro alla roccia viva) che collega direttamente Fort Liberia a Villefranche-de-Conflent. Non fatevi ingannare dal fatto che le scale siano in discesa: quando siamo arrivati in fondo ci tremavano le gambe per lo sforzo!
Una volta arrivati in paese, dopo una breve sosta ci siamo quindi diretti nuovamente alle macchine per riprendere il viaggio verso Andorra, ma non prima di aver fatto un rapido giro per le viette di Villefranche-de-Conflent.
Da qui ad Andorra La vella, il tragitto non è lunghissimo. Dopo un breve controllo in dogana (Andorra è considerata un paradiso fiscale in molti paesi del mondo, inclusa l’Italia, ed essendo zona franca non si possono acquistare grosse quantità di determinate merci…un po’ come Livigno!) e un’altra mezz’ora di strada tra le montagne, siamo finalmente giunti in vista della cittadina.
Viste le numerose soste, la lunghezza del tragitto e la stanchezza accumulata, abbiamo optato per riposare un po’ prima di uscire a cena e vedere la città (in realtà, io e una mia amica abbiamo approfittato della pausa per una camminata lungo una strada pedonale da cui si gode di una vista su La Vella davvero spettacolare).
Come prima giornata, è stata davvero provante ma molto, molto interessante soprattutto grazie alla scoperta di Villefranche-de-Conflent. Andorra La Vella invece non mi ha colpito in modo particolare, ma forse ci abbiamo passato troppo poco tempo per esprimere un giudizio…la mattina successiva infatti siamo partiti subito alla volta della prossima destinazione: Spagna.
Roberto
L’ingresso a Villefranche-de-Conflent è naturalmente gratuito, i biglietti per Fort Liberia costano 7 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini sotto gli 11 anni. Il forte è visitabile secondo i seguenti orari:
– luglio-agosto: 9h alle 20h
– maggio-giugno: 10h alle 19h
– altri periodi: da 10h a 18h
Ecco Ale questi sono i viaggi on the road che piacciono tanto a Bea. Man mano che leggo prendo appunti perchè tutto ciò che si può raggiungere in macchina sono le mie mete preferite. Carino questo paesino medioevale ma quanti ce ne sono !! Una meraviglia. Al prossimo post. Ciaoo
PS: ho visto che hai messo qualche like su twitter ma sai che è un social che mi dimentico di guardare? Se il post ti piace gradisco i tuoi like qui su wordpress. A presto Bea
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Ciao Bea, te l’avevo anticipato che mio fratello quest’estate stava facendo un bellissimo viaggio 🙂
È tanto che non dedico un po’ di tempo a leggere nuovi post: non appena il lavoro mi lascerà “respirare” un po’ di più…recupererò tutti i like e i commenti persi in questi mesi!
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