Essaouira: uno sguardo sull’Atlantico

Come anticipato nel post precedente (se ve lo siete perso, potete leggerlo QUI), durante i nostri 4 giorni a Marrakech, abbiamo deciso di fare una “gita fuori porta”: inizialmente avremmo dovuto visitare la Valle d’Ourika, ma poi tutti ci hanno consigliato di andare a Essaouira e così abbiamo fatto un cambio dell’ultimo minuto (grazie Melania!).

L’appuntamento è al mattino presto: ci aspettano circa 2 ore e mezza di macchina per raggiungere la costa marocchina e questa famosa cittadina le cui spiagge sono bagnate dalle acque dell’Oceano Atlantico. Lungo la strada tenete gli occhi aperti perchè vi capiterà di vedere loro: le mitiche caprette che si arrampicano sugli alberi per mangiare i frutti della pianta di argan, qui molto diffusa…

dsc_1365

Arrivati in città, ci ritroviamo nella grande piazza Moulay Hassan o piazza dell’Orologio, affollata da turisti e abitanti del luogo che passeggiano tra i gabbiani. Attraversiamo le mura ed eccoci nella medina di Essaouira, anch’essa iscritta nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Le sue origini sono antiche: qui vivevano popolazioni berbere , poi scalzate dai cartaginesi che hanno dominato l’area fino al III secolo aC quando i territori tornarono in mano ai berberi. Dopo la terza guerra punica, il regno berbero di Essaouira iniziò a fare scambi commerciali con i Romani, ma perse la sua indipendenza nel 42 dC quando venne annessa alla provincia romana di Tingis (oggi Tangeri). La città visse un altro momento di gloria diversi secoli dopo la conquista araba, quando venne riscoperta dai marinai portoghesi. Nel 1764 divenne una base navale fortificata e, secondo le indicazioni del sultano Muhammad III del Marocco, la città venne completamente ridisegnata dall’architetto militare francese Théodore Cornut.

dsc_1402

Il declino della città risale all’inizio del protettorato francese sul Marocco nel 1912, quando iniziarono a svilupparsi anche altri importanti porti come Casablanca, Tangeri e Agadir. Solo alla fine degli Anni Cinquanta del secolo scorso la città si riprese, grazie soprattutto al turismo: qui sono passati Jimi Hendrix, Frank Zappa, Bob Marley e Sting e ancora oggi, si svolgono importanti festival musicali come quello di Gnawa, che si tiene a giugno.

Essaouira è un tripudio di colori: deliziosi locali, negozi e tantissime piccole gallerie d’arte. La città è piuttosto piccola e la si gira agevolmente a piedi in poche ore.

Durante la giornata abbiamo visitato il Museo Sidi Muhammad ben Abd Allah, piccolo museo locale dove ancora una volta ci siamo confrontati con la cultura marocchina legata principalmente agli oggetti per la casa come tappeti e ceramiche, ma anche abiti e gioielli.

Abbiamo proseguito la mattinata con una passeggiata nel mercato: tra profumi invitanti di olive e pane fresco e odori rivoltanti di pesce e carne lasciati al sole, abbiamo camminato in lungo e in largo per poi ritrovarci a costeggiare le più tranquille vie che corrono lungo i muri della città.

dsc_1391

Dopo un pranzo a base di pesce, siamo entrati nella Skala de la Ville, ovvero il bastione fortificato che difendeva il porto. Da qui abbiamo potuto ammirare la città e le sue mura da una prospettiva diversa e mi sono diverita a fotografare i gabbiani (sono la mia passione ahahah).

La Qasbah è una piattaforma circondata dalle mura merlata dove si possono vedere i cannoni spagnoli del XVII e XVIII secolo. Da un lato si trova l’Oceano Atlantico con le isole Porporine, chiamate così perchè qui veniva estratta la popora, fulcro del commercio del luogo nell’antichità, e dall’altro il movimentato porto, dove alcuni bambini si divertivano a tuffarsi dai moli…nonostante l’acqua non fosse proprio pulitissima -_-

Questo slideshow richiede JavaScript.

Sono stata felice di aver seguito i consigli di chi mi suggeriva di visitare Essaouira: è stata una piacevole giornata, diversa dal solita e davvero rilassante nonostante gli oltre 10 km percorsi a piedi su e giù tra le stradine della medina.

2 risposte a "Essaouira: uno sguardo sull’Atlantico"

Add yours

Condividi con noi quello che pensi...

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Sito con tecnologia WordPress.com.

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: