Ancora una volta, Milano ha saputo sorprendermi. A pochi passi dal Duomo, proprio sotto i miei piedi, si nasconde una cripta: è uno dei luoghi più antichi della città e si trova sull’antico incrocio romano di Cardo e Decumano. Non l’avete mai vista? Beh, questo luogo è stato chiuso al pubblico per oltre 50 anni e ha riaperto solo a marzo 2016.
Alla fine di una piccola scala in pietra, sul lato della chiesa, c’è l’accesso alla cripta dove l’aria è piacevolmente fresca, soprattutto in confronto al caldo afoso milanese di questi giorni.
Qui sorgeva il foro, il centro della città, con il tempio dedicato alla dea Moneta e la zecca. Quest’ultima era presente sempre qui anche nel Medioevo e fu proprio in questo periodo che un monetiere milanese, Rozzone, attorno al 1030 fece costruire sull’antico foro romano una chiesa che inizialmente venne consacrata dall’Arcivescovo Ariberto d’Intimiano alla Santissima Trinità.
Nei documenti di fondazione, si legge la presenza di una parte ipogea, una vera e propria chiesa sottorranea dove era stata collocata anche una copia del sepolcro di Cristo, realizzata da un artista del Trecento, e al cui interno si dice che dopo le crociate vennero poste delle reliquie e un po’ di terra di Gerusalemme: per questo motivo nel 1100 l’Arcivescovo di Milano Anselmo IV da Bovisio, cambiò la dedicazione in chiesa del Santo Sepolcro.
La chiesa sotterranea è stata visitata anche da Leonardo Da Vinci, durante il suo soggiorno ventennale a Milano. L’esito di questa visita è un disegno della pianta sia della chiesa superiore che di quella inferiore (alias la cripta): il disegno è stato conservato per anni alla Biblioteca Ambrosiana, ma oggi si trova a Parigi. E’ comunque possibile vederne una copia direttamente nella cripta, mentre alla Biblioteca Ambrosiana si trova la mappa della città disegnata da Leonardo, nella quale – con un quadratino – è segnata la chiesa di San Sepolcro come vero centro della città.
Il pavimento della cripta è formato da piete levigate che i costruttori romani avevano trovato sul posto e forse non sapevano che si trattava proprio delle antiche pietre che lastricavano il foro romano: una testimonianza di 1600 anni, le stesse pietre sopra le quali hanno camminato Sant’Ambrogio, Sant’Agostino e l’imperatore Teodosio.
Nella “seconda sala” si trova un omaggio a San Carlo Borromeo, che definì la chiesa come l’ombelico della città e la scelse come luogo personale di preghiera ascetica. Ecco perchè, dopo la sua canonizzazione, venne posta una sua statuta in atteggiamento di preghiera di fronte al sepolcro del Signore.
In una delle cripte si trova una grande palma in rame (simbolo di sapienza) che venne fatta realizzare dal cardinale Federico Borromeo nel 1616.
Sulle pareti, se si presta attenzione, si notano alcuuni pezzi di affresco che un tempo decoravano la chiesa. Tra questi, è rappresentata anche Maria Maddalena alla destra di Cristo trionfante mentre sulla sinistra si intravede una donna coronata, forse la madre di Costantino.I lavori di restauro non sono ancora terminati: servono circa 2.000.000 di euro ed è per questo che il biglietto per la visita costa 10 euro, per raccogliere fondi per proseguire nel recupero di questa importante testimonianza della storia di Milano.
Vorrei inoltre segnalarci un’iniziativa speciale: Enigmi in Cripta. Giovedì 7 luglio, a partire dalle 20.30 potrete vivere un’esperienza davvero unica mettendo alla prova la vostra conoscenza della storia di Milano. Al lume delle lanterne, avrete 60 minuti di tempo per risolvere enigmi, indovinelli e messaggi cifrati e riuscire ad uscire dalla cripta. Per informazioni scrivete a laboratorio11.net@gmail.com
Ad un primo sguardo può sembrare una semplice cripta, addirittura un po’ spoglia ma guardatevi bene attorno: le ruvide pareti presentano ancora tracce di affreschi, le lucide pietre del pavimento raccontano di migliaia di piedi che le hanno calpestate negli ultimi secoli…tutto qui è impregnato di storia e se non ci siete ancora stati, beh questo è il momento giusto per farlo!
ORARIO
Tutti i giorni dalle 12 alle 20
INGRESSO
10 euro