Ogni anno, quando vado in Sicilia, dedico sempre almeno due giorni per visitare questa splendida (e immensa…credetemi!) regione. Quest’anno la meta è stata l’Etna…
Pantaloni da trekking, felpa, borraccia, zaino in spalla e macchina fotografica a tracolla…si parte! Abbiamo lasciato la macchina nei parcheggi nelle vicinanze del rifugio Sapienza e da lì abbiamo acquistato il biglietto di andata e ritorno della Funivia che ci avrebbe portato a quota 2.500 metri.
Una volta arrivati, invece di comprare il biglietto anche per il tragitto in jeep che ci avrebbe portati ai crateri sommitali, abbiamo deciso di fare una “passeggiata” a piedi.
Due ore e mezza di cammino circondati da un panorama…extra-terrestre! Non avevo mai visto un vulcano da vicino (solo Stromboli qualche anno fa: siamo rimasti sulla barca oltre due ore ad attendere un’eruzione degna di nota ma niente, solo qualche sbuffo ogni tanto -_-) e devo dire che sono rimasta…a bocca aperta.
Già, perchè qui – a parte qualche coraggiosissimo fiore giallo – non c’è alcun segno di vita. Distese infinite di lava solidificata, nera e tagliente, che cela dietro alle ripide alture crateri ormai inattivi da cui però ogni tanto si alzano sbuffi di zolfo con il loro caratteristico odore di uova marce.
La prima immagine che mi è saltata alla mente, da appassionati del fantasy, è stata la scena di Frodo e Sam sul Monte Fato quando si giocano il tutto per tutto per distruggere l’Anello: io non dovevo distruggere niente, ma arrancavo in salita sprofondando nella sabbia lavica come Frodo mentre il mio ragazzo (alias Sam) mi tendeva la mano per aiutarmi!
La fatica è stata comunque ampiamente ripagata: siamo arrivati in cima (fino a dove è consentito senza guida) dell’Etna, vulcano più attivo d’Europa, che con i suoi oltre 3.300 mt è Patrimonio dell’Umanità. Nonostante l’arrivo delle nuvole abbia impedito una vista panoramica su Catania e dintorni, è stato emozionante essere pochi metri più in basso del cratere principale dove ci si rende conto della potenza devastante della natura.
Nel primo pomeriggio siamo tornati verso il rifugio, abbiamo recuperato le calorie bruciate mangiando un arancino e ci siamo messi in auto per raggiungere il nostro albergo a Bronte…ma di questo vi parlerò nel prossimo articolo!
ALESSANDRA
COSTO FUNIVIA
23 euro solo andata, 30 euro andata e ritorno(aggiungendo altri 30 euro – per un totale di 60 euro) potrete prendere le jeep che vi portano direttamente ai crateri sommitali e poi nuovamente alla funivia.
COME RAGGIUNGERE IL RIFUGIO SAPIENZA:
Bravissima Alessandra. Con il tuo giro, in uno scenario quasi apocalittico, mi hai riportato indietro almeno di vent’anni. E’ un giro che ti lascia dentro un ricordo veramente unico ed indelebile. Belle le immagini. Ciaoo
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Grazie Bea!
Devo dire che mi ha stupito: non sapevo cosa aspettarmi e a fine giornata mi dicevo già che vorrei tornarci!
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Un omaggio..:)
http://www.ansa.it/web/notizie/canali/inviaggio/regioni/2015/08/28/mostre-emozioni-luci-e-colori-delletna-a-modica_31c4d3c5-6df8-43df-a190-6076e9990482.html
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Che immagini meravigliose!
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L’ha ribloggato su La Rosa di Naxos.
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Ho parenti a Catania e non sonoa ncora salita sull’Etna, mami sono ripromessa di farlo prsto. Mi hai fatto venire ancora più voglia.
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Io sono andata sull’Etna al mio sesto anno in Sicilia 🙂
È un’escursione che ti consiglio davvero: bellissimo, soprattutto a piedi per poter vagare il più possibile in queste “lande desolate”
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