Photology in queste settimane apre il suo spazio a Mario Cresci e alla sua mostra “D’Apres Retablo” (fino al 5 aprile).
Ancora una mostra fotografica? Ebbene si. Un arte che sta spopolando sempre di più anche tra i non professionisti/appassionati. Non tutte le mostre che abbiamo visto,però, ci hanno colpito particolarmente (come vi parleremo nel prossimo articolo).
Le immagini sono il frutto del lavoro del fotografo che l’anno scorso ha soggiornato a Noto (SR) nella “residenza d’artista” della galleria Photology.
Il lavoro prodotto è, quindi, strettamente legato al territorio in cui si trovava: alla natura che, in alcune zone, prevale sull’uomo; alla luce accecante del sole siciliano, alle spine dei fichi d’india accostati ai colori caldi del frutto.
Sono esposte 60 immagini, tra queste, qualcuna può sembrare quasi ripetitiva, ma bisogna avvicinarsi e notare come, in realtà, sono tutte diverse grazie proprio alle inquadrature scelte.
Il suo stile è molto particolare: usa la fotografia macro immortalando l’oggetto, colpito dai fasci di luce e scrutandone ogni piccolo particolare anche stampando a grandi dimensione; allo stesso tempo, però, crea anche collage di diverse fotografie di dimensioni ridotte che possono essere sia guardate singolarmente sia nell’insieme, perché è come se andassero a creare una nuova immagine.
Nonostante lo spazio sia piccolo, è tutto molto curato. Le opere sono esposte in modo tale che ad ognuna venga data la giusta importanza senza prevalere l’una sull’altra. È un tipo di fotografia che ancora non avevamo visto in altre mostre, e alcuni scatti ci hanno particolarmente colpito.
COME RAGGIUNGERCI:
Grande Mario Cresci, e lo dimostra nuovamente anche in questa mostra. Uno dei migliori fotografi contemporanei italiani, indubbiamente.
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