La prima volta che ho sentito parlare di Cuno Amiet è stato pochi giorni fa quando ho ricevuto il comunicato stampa per una nuova mostra . Non avevo idea di chi fosse ma mi sono fidata della PR che me ne ha parlato dicendo che se ne era innamorata…beh, ora posso capirla! Al Museo d’arte di Mendrisio è infatti allestita un’importante rassegna dedicata all’artista svizzero che è una delle personalità artistiche più rappresentative dell’arte svizzera del secolo scorso.

Amiet era “collega” del più famoso Ferdinand Hodler: il primo è stato il maggiore esponente svizzero della tradizione francese impressionista e post-impressionista, il secondo invece ha fatto sua il simbolismo della secolare tradizione tedesca. In ogni caso, possono essere considerati i padri della pittura moderna svizzera.

Insieme a Giacometti, Amiet partì per la Francia e si mise sulle tracce di Gauguin facendosi riconoscere come talentuoso colorista. Solo pochi anni dopo invece, lo ritroviamo tra i fondatori dell’espressionismo tedesco dove ancora una volta si distingue per le sue scelte cromatiche, oltre che compositive.

I suoi soggetti preferiti – paesaggi, figure e nature morte – trasmettono sempre un senso di armonia e serenità molto probabilmente influenzato dalla spiritualità di Gauguin e Nabis così come dall’esperienza francese dei Favues. .Ha creato così un suo personalissimo codice di valori positivi, incentrato sui sentimenti di pienezza e felicità tipici di un’esistenza trascorsa in armonia con il mondo.

Un’artista le cui opere trasmettono armonia e sentimenti positivi è quasi una rarità nella storia dell’arte…ecco perchè, se vi trovate da quelle parti, vi consiglio di non perdervela!
FINO AL 4 FEBBRAIO 2018
ORARIO
Da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 17.00
Sabato, domenica e festivi dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso il 24 e il 25 dicembre e l’1 gennaio
INGRESSO
Intero: 10 euro
Ridotto: 8 euro
COME RAGGIUNGERLA: Museo d’arte di Mendrisio, Piazzetta dei Serviti (Mendrisio)