A Milano ci sono 4 case museo e, una di queste, è il Poldi Pezzoli che ho visitato in occasione della mostra Il gioiello italiano nel XX secolo. Il museo prende il nome da Gian Giacomo Poldi Pezzoli, nato a Milano il 27 luglio 1822 e proprietario di una delle più importanti raccolte artistiche italiane, tanto che la casa museo è famosa in tutto il mondo. Anche il palazzo in cui sorge è magnifico: venne acquistato da Giuseppe Pezzoli, antenato di Gian Giacomo Poldi Pezzoli, nel XVII secolo. Tra il 1850 e il 1853, Gian Giacomo affidò i lavori di riadattamento a Giuseppe Balzaretto.
La casa museo apre nel 1881, due anni dopo la morte del suo fondatore, ed è uno dei primi e più riusciti esempi di istorismo in Europa: ogni ambiente si ispira ad uno specifico stile del passato. Lo scenografico ingresso all’appartamento di Gian Giacomo Poldi Pezzoli fu ideato a partire da un antico scalone barocco già presente nel palazzo e che era decorato con otto monumentali statue in pietra arenaria collocate in nicchie.
La Sala d’Armi fu realizzata in stile neogotico dal pittore-scenografo Filippo Peroni che ha lavorato anche per il Teatro alla Scala: il risultato era una sala dall’effetto teatrale che però venne distrutta durante la seconda guerra mondiale. Oggi la sala è tornata magnifica grazie al progetto di Arnaldo Pomodoro.
La Sala dei Vetri di Murano invece fu eseguita tra il 1846 e il 1856 dall’intagliatore Giuseppe Ripamonti che ha lavorato per ricreare uno stile neobarocco. Lo studio privato di Gian Giacomo Poldi Pezzoli fu progettato da Bertini e Scrosati ed è l’unico prezioso esempio rimasto della decorazione dipinta della casa. Si tratta di un ambiente ispirato al Medioevo e a Dante.
Bertini e Scrosati hanno ideato anche un’altra sala, realizzata appositamente per accogliere il grande polittico fiammingo. La sala era chiamata anche Sala Nera per il rivestimeno in ebano delle pareti (e del soffitto, andato perduto durante i bombardamenti).
La Sala degli Stucchi fu decorata in stile Rococò per ospitare le collezioni di porcellane settecentesche. Le meravigliose e diversissime sale ospitano dei veri e propri capolavori: il Ritratto di giovane donna di Piero Pollaiolo, la Madonna con il Bambino e il Compianto sul Cristo Morto di Sandro Botticcelli, la Madonna con il Bambino di Andrea Mantegna e Imago Pietatis di Giovanni Bellini, Autoritratto in un gruppo di amici di Francesco Hayez.
Oltre ai dipinti, la casa-museo ospite anche armi, sculture, vetri, orologi, porcellane, tappeti, arazzi, mobili e oreficerie…
La casa museo Poldi Pezzoli è come un magnifico scrigno all’interno del quale sono custoditi dei preziosi tesori. Da visitare non una, non due ma ogni volta che si ha un pomeriggio libero a Milano…
ORARIO
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
INGRESSO
Intero: 10 euro
Ridotto: 8 euro
Gratuito per bambini fino ai 10 anni, persone con ridotte capacità psico-motorie, studenti e docenti dell’Accademia di Brera, studenti degli istituti d’Arte, Industria e Artigianato, guide turistiche, soci ICOM, giornalisti, consiglieri e soci dell’Associazione Amici del Museo Poldi Pezzoli, tessera famiglia AAMPP, consiglieri della Fondazione Artistica Poldi Pezzoli ONLUS, abbonati Card Musei Lombardia
COME RAGGIUNGERLO: Via Manzoni 12, Milano
Gesù è bella da schianto, sai…
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Lascia senza fiato….
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Perfetto: pure per me è così!
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L’ha ribloggato su Alchimiee ha commentato:
Rilancio da me questo ricco post al grido: “prendi l’arte e mettila da parte” ( come si fa durante le carestie con il frumento, ndr)
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che splendore. Prendo nota e vado a visitarlo alla prima occasione. Grazie Marzia per il post ben dettagliato. Che bello condividere la cultura.
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