Se ne è parlato ovunque: sui social, sul web, sulle riviste e sui quotidiani. Hayez è il protagonista della nuova mostra ospitata nelle splendide sale della Gallerie d’Italia a Milano. Grazie all’Accademia delle Belle Arti di Brera, alla Pinacoteca di Brera e alle Gallerie dell’Accademia di Venezia ho potuto (e potrete farlo anche voi fino al 21 febbraio 2016) vedere oltre 100 opere firmate Hayez.
Già, perchè il pittore veneto – che potete vedere qui sotto in qualche autoritratto – non ha solamente dipinto il famoso Bacio.
“Hayez è morto a 91 anni, ha attraversato praticamente un secolo di pittura – spiega il curatore Mazzocca – ha assistito a molti cambiamenti del gusto, senza mai cedere nell’impareggiabile stile, bensì affinando ispirazione e tecnica e cimentandosi nei più diversi generi, sempre con grande successo. […] Ancora oggi è attuale perchè non è mai retorico […]”
La mostra si sviluppa seguendo la cronologia dei dipinti di Hayez:troviamo dipinti mitologici, pittura sacra, l’orientalismo (che in quei tempi – un po’ come oggi – andava molto di moda) e gli splendidi nudi femminili, spesso criticati al tempo, ma che oggi sono apprezzati all’unanimità.
I quadri che mi hanno colpito di più sono stati La Maddalena penitente, che con il suo sguardo mi ha ipnotizzato, e i due quadri de L’Accusa Segreta i cui particolari sono così belli che quasi andavo a sbattere contro la tela nel tentativo di guardarli da vicino.
Impressionante anche Maria Stuarda nel momento che sale al patibolo: ogni personaggio racconta la sua storia grazie all’incredibile espressività dei volti, alle sfumature degli abiti, ai giochi d’intrecci di sguardi e abbracci.
In mostra ho potuto ammirare anche le lunette che facevano parte di un ciclo di affreschi realizzati nel 1819 per decorare l’ufficio della Borsa di Venezia: dopo che vennero distaccate, sono state a lungo dimenticate nei depositi di Palazzo Ducale e non venivano mostrate al pubblico dal XIX secolo. Bisogna ringraziare Intesa Sanpaolo per il restauro e l’impegno che oggi ci permette di vederle in tutto il loro splendore.
E infine, nella stanza più affollata di tutte, ecco Il Bacio o meglio, le tre versioni del Bacio: il primo realizzato nel 1859, il secondo nel 1861 e il terzo nel 1867. Ognuno si differenzia solo per i particolari degli abiti e racchiudono gli elementi più caratteristici della pittura di Hayez: ambientazione gotico-rinascimentale, rappresentazione degli affetti, ponderata eleganza del disegno e maestria nella resa dei materiali.
Il quadro è stato omaggiato da Federico Seneca, direttore artistico della Perugina negli anni ’20, che ha rielaborato l’immagine per creare l’immagine dei due innamorati tipica della scatola blu dei Baci Perugina e da Luchino Visconti, che proprio all’opera di Hayez si è ispirato per la scenda del bacio tra Alida Valli e Farley Granger nel film Senso.
La mostra è stata anticipata da un flash mob ad Expo, durante il quale migliaia di persone si sono baciate per celebrare l’opera iconica di Hayez:
Cosa state aspettando?! Non siete ancora andati a vederla?
FINO AL 21 FEBBRAIO 2016
ORARIO
Da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì dalle 9.30 alle 22.30
Lunedì chiuso
INGRESSO
Intero: 10 euro
Ridotto: 8 euro (ma ci sono anche riduzioni speciali a 5euro, come quelle dedicate ai correntisti Intesa Sanpaolo)
COME RAGGIUNGERLA:
Si possono quindi fare le foto ???
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Certo…sempre senza flash!!!
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Magnifica mostra che ho già programmato di ammirare durante le feste!
Bacio
Sid
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Ottima scelta!!! Sono curiosa di sapere cosa ne pensi 🙂
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