Ogni tanto è bello avere un po’ di fortuna. Questo è il nostro caso, quando ci hanno chiamato per partecipare ad una visita guidata alla Cappella di Teodolinda di Monza. In realtà la Cappella l’avevamo già vista anni fa nelle classiche gite scolastiche, ma questa volta la visita aveva una particolarità unica: vedere i dipinti degli Zavattari a pochi centimetri di distanza, direttamente dai ponteggi che sono serviti per il grandissimo restauro che ha riportato all’originario splendore la Cappella.
È per questo che ve ne vogliamo parlare e vi invitiamo, sempre che ci siano ancora posti disponibili, a prenotare una visita guidata sui ponteggi del Restauro: un’occasione davvero unica per vivere appieno lo splendore di questo gioiello della città di Monza.
Solitamente quando si visita questa Cappella si osservano le scene dal basso, quindi a fatica si vedono i dettagli dei volti, dei corpi e di tutto ciò che fa da contorno alle immagini dei personaggi ma, soprattutto, non si notano i piccoli rilievi di alcune rifiniture. I ponteggi ci hanno permesso di fare un vero viaggio nella meravigliosa storia dei Longobardi di Paolo Diacono che avvolge la Regina Teodolinda, Regina dei Longobardi e fondatrice della basilica.
Appena entrate, la guida ci ha fatto salire fino in cima ai ponteggi, quattro piani per arrivare alla prima scena dove ‘Autari, Re dei Longobardi, manda inviati a Chidelberto, re dei Franchi, per chiedergli la mano della sorella Ingande’. Da questa scena prende avvio il ciclo di pitture (non affreschi) che vede protagonisti, inizialmente Teodolinda e Autari (primo marito) e, successivamente, Teodolinda e Agilulfo (secondo marito). Un’iscrizione assicura che l’opera venne realizzata dalla bottega degli Zavattari, ad esclusione della volta che rappresenta gli evangelisti:
“Osserva, tu che passi, come i volti appaiono vivi /e quasi respirino, e come i gesti corrispondano in tutto alle parile / Questa cappella è stata decorata dagli Zavattari / ad eccezione dei dipinti della convessa volta in alto”.
Cinquecento metri quadri di pareti dipinte con scene di caccia, banchetti di nozze, cortei; un capolavoro unico che venne commissionato nel lontano 1441 dall’arciprete Battista Bossi.
Il cantiere di restauro dei cinque cicli di pitture è durato circa 6 anni e sul sito internet del Duomo di Monza si fa riferimento al totale dei lavori, pari a 2.800.000,00€. Il progetto è stato varato dalla Regione Lombardia, dalla Fondazione Cariplo, dal World Monuments Fund, dalla Marignoli Foundation e dalla Fondazione Gaiani.
La Regione Lombardia sta cercando di far inserire questo gioiello all’interno dei siti dell’Unesco come ‘Patrimonio dell’Umanità’, il Direttore dei Musei Vaticani l’ha definita la ‘Cappella Sistina del Nord’, Vittorio Sgarbi l’ha paragonata ai capolavori di Pier della Francesca o di Masaccio. Insomma, un luogo considerato degno di nota e fondamentale per la storia della città di Monza.
Si parla di uno dei capolavori dei gotico internazionale e il miglior lavoro realizzato dagli Zavattari, quindi non possiamo far altro che invitarvi ad addentrarvi nella storia dei Longobardi alla scoperta di Teodolinda. Con o senza i ponteggi ha un fascino unico che porta senza dubbio ad amarla.
IMMAGINI PRESE DA ‘LA REPUBBLICA MILANO.IT
PER TUTTE LE INFO VISITATE IL SITO UFFICIALE DEL DUOMO
Che splendore ❤
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Già..un vero splendore!!
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La Cappella di Teodolinda è straordinaria ❤
Ma attualmente le visite guidate sul ponteggio sono esaurite: pazienza, ci vuole pazienza… 🙂
Ciao
Sid
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Ecco questo piccolo dettaglio ci era sfuggito.. peccato! Ma dato questo grande successo magari ne proporranno altre di visite! Mai dire mai.. 😉
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ottime le foto.
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