Come avrete notato, questo autunno dedicato alla cultura americana ci sta appassionando! Giovedì scorso, approfittando dell’apertura serale di Palazzo Reale abbiamo visitato la mostra di Andy Warhol.
Sappiamo che, a riguardo, ci sono pareri molto discordanti, noi personalmente…l’abbiamo amata! E’ entrata prepotentemente nella top 5 delle mostre più belle che abbiamo visto nell’ultimo anno. Entusiaste per le opere, per l’allestimento, per l’audioguida….ma procediamo con ordine!

Le 165 opere (tra quadri e foto-ritratti) sono distribuite in più sale e organizzate per temi, come quello della morte o dei soldi. Il Fil Rouge dell’intero processo creativo dell’artista, però, lo si ritrova nella continua rappresentazione di celebrità e di tutto ciò che era popolare (da cui Pop-Art), perché era ciò che Warhol conosceva meglio: dalle famose zuppe Campbell’s alla Coca Cola, tutti erano in grado di capire cosa rappresentavano:
“Una Coca Cola è sempre una Coca Cola e non c’è quantità di denaro che possa farti comprare una Coca Cola più buona di quella che l’ultimo dei poveracci si sta bevendo sul marciapiede sotto casa sua. Tutte le Coca Cola sono sempre uguali e tutte le Coca Cola sono buone. Lo sa Liz Taylor, lo sa il Presidente degli Stati Uniti, lo sa il barbone e lo sai anche tu”

L’artista non è più un demiurgo ma un vero comunicatore, quindi Andy Warhol vuole stupire con le sue frasi, con i suoi commenti sarcastici, con la sua visione del mondo. Cosa si cela dietro di lui? Warhol stesso dice…NIENTE!
Basta guardare i suoi quadri, i suoi film e lui stesso per conoscerlo, perché lui è tutto quello che fa.

Si descrive dicendo “Sono una persona profondamente superficiale”. E forse ne è testimonianza anche la sua Factory, dove, tra droga, orge e attimi di creatività, Warhol ha cambiato la storia dell’arte.

Non capire un quadro di Warhol non è possibile. Può non piacerti, ma non capirlo è impossibile (Cit. Bonami)
Una sua amica un giorno gli disse di dipingere la cosa che gli piaceva di più in assoluto: da qui nasce il simbolo del dollaro e le famose zuppe Campbell’s.

Ci ha colpito la storia dietro le “Shot Marylin”: il segno circolare bianco sulla fronte dell’attrice americana è, infatti, il segno del restauro subito, visto che un’amica attrice di Warhol sparò alle opere (su “permesso” dell’artista che intese il verbo to shoot come fotografare non come sparare…). Questo è solo uno degli esempi del tipo d persone che circondavano Warhol!

Altro caso? L’opera Oxidation Painting…la cui ossidazione è stata realizzata grazie alla pipì che Warhol e i suoi amici fecero sul quadro.
Anche l’ultima sala ci ha colpito. Qui troneggia un imponente quadro de L’Ultima Cena di Leonardo da Vinci: proprio quest’opera fu esposta a Milano nel 1987 e fu la sua ultima mostra prima di morire per un banale intervento il 22 febbraio dello stesso anno.
La meravigliosa augio-guida racconta e intrattiene senza annoiare: belle le indicazioni generali, ottimi e divertenti gli interventi del co-curatore Francesco Bonami (il curatore – e proprietario della collezione – è Peter Brant), geniali le frasi di Andy Warhol lette da Carlo Valli (voce ufficiale di Robbie Williams).
“Intervistatore: Quali vorrebbe che fossero le sue ultime parole famose? Andy Warhol: Goodbye.”

Il nostro unico consiglio è quello di non perdersela. E’ davvero un’ occasione unica per conoscere a fondo uno dei più grandi artisti di sempre e per saperne di più sulla Pop Art.
P.S. La mostra (organizzata dal Comune di Milano, Palazzo Reale, 24ore Cultura, Arthemisia Group), terminata l’esposizione a Milano, volerà oltreoceano: la aspettano infatti al LACMA di Los Angeles.
ORARIO: luned’ 14.30 – 19.30, da martedì a domenica 9.30 – 19.30, apertura fino alle 22.30 il giovedì e il sabato
FINO AL 9 MARZO 2014
PREZZI: Intero 11,00 €, Ridotto 9,50 €
AUDIO-GUIDA INCLUSA
PER INFORMAZIONI: www.warholmilano.it oppure www.comune.milano.it/palazzoreale
COME RAGGIUNGERLA: la fermata della metropolitana è Duomo (Linea MM1 o MM3). Guardando il Duomo di Milano, Palazzo Reale sarà alla vostra destra (a fianco al Museo del Novecento)
Io non ce la faccio più a vedere e sentire parlare di mostre di Warhol.
Parliamo di cose che partono oggi e si protrarranno per un anno.
Andate a vedere la mostra di Irvin e Turrel a Varese, a Villa Panza?
Ditemi di si, ditemi di sì!
Voglio andarci anche io, attendo un vostro punto di vista, in caso!
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Dici così perchè non hai visto la mostra di Milano! è davvero curata in maniera impeccabile! 🙂 Ultimamente siamo molto impegnate e, purtroppo, non sapevamo di quella mostra! Ma credo proprio che grazie alla tua segnalazione andremo sicuramente..un modo anche per utilizzare la tessera Fai 🙂 🙂 c’era già nell’aria da tempo di andare a Villa Panza..quindi un motivo in più x vederla!!!!!
Grazie Brico 😉
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con la tessera fai al posto di 12, all’ingresso pagate 6 euro.
Inoltre, visto che avete questa pagina, perchè non farvi accreditare?
Smack!
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Si si infatti, noi ci proviamo 🙂 appena decidiamo di preciso quando andare..invieremo una richiesta!!!
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evvai!! 😀
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Che pazzo scatenato pure lui!!XD conoscevo le opere ma non mi sono mai interessata alla sua vita “privata” non credevo…!
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Le vite degli artisti di quegli anni sono sempre molto interessanti!!!!
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