Sotheby’s e Christie’s sono le case d’aste più conosciute al mondo, hanno sede in diversi paesi, registrano vendite milionarie, si aggiudicano capolavori di ogni genere e fanno crescere a dismisura le quotazioni delle opere che lì vi transitano.
Ma il mondo delle aste non si riduce a due istituzioni. Ci sono anche realtà più piccole ma non per questo le opere proposte sono di minor valore.
Mecenate Aste nasce come casa d’aste on-line ma qualche mese fa prende corpo l’idea di rendere più concreto questo lavoro. Ecco perché in via Mecenate, nel contesto delle ex Officine Caproni che producevano aerei fino all’immediato dopoguerra, al primo piano di uno dei tanti edifici di mattoni rossi e ampie vetrate, è stata allestita la sede della casa d’aste.
Da venerdì 7 dicembre sono esposte le 267 opere che verranno battute all’asta giovedì 13 dicembre in due turni: il primo alle 18.00 (lotti da 1 a 144) e il secondo alle 21.00 (lotti dal 145 al 267).
I nomi presenti sono diversi: dalle carte di Fontana e Scanavino, agli specchi di Pistoletto e le sculture in legno di Ceroli, dalle chine di Dadamaino alle tempere di Sironi.
Mecenate Aste è una voce fuori dal coro, almeno per due aspetti: non in centro, vicino a gallerie o altre case d’aste, ma in una zona che si sta lentamente rivalutando; non solo opere di ingente valore economico ma anche opere (soprattutto quelle battute nel secondo turno) che possono permettere a molte più persone di avvicinarsi al mondo dell’arte moderna contemporanea.
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