L’estate artistica milanese offre anche la prima mostra dedicata a uno dei maestri della Pittura Analitica: Pino Pinelli, nato a Catania 80 anni fa. Ma che cos’è la pittura analitica? L’obiettivo di questa corrente artistica è quello di analizzare le componenti materiali della pittura (come il colore e la tela) e il rapporto tra la materia stessa e il suo autore. Se vi sembra complicato, sarà sufficiente guardare le 40 opere, che non hanno la forma di un quadro, ma non sono nemmeno sculture, esposte gratuitamente a Palazzo Reale.
In questo modo Pinelli può liberamente esprimere se stesso grazie all’eliminazione di uno dei limiti più grandi dell’arte: la tela. Una scelta artistica adottata a partire dagli Anni Settanta che lo porta alla destrutturazione del quadro, per poter lavorare sulla superficie e sugli spazi. Nascono così le prime “disseminazione” dove diversi elementi di pittura, vanno a modificare lo spazio.
“La tecnica da lui adottata nel rendere ogni elemento un frammento di colore che parte di una sequenza, porta a far agire il colore in senso accattivante, come punto di concentrazione di energie che si distribuiscono nell’ambiente, secondo movimenti, traiettorie, intuizioni che respirano di una gestualità diretta a fare dello spazio un luogo rigenerato.” commenta così Francesco Tedeschi, curatore della mostra.
Dalla locandina si può pensare che si tratti della classica mostra di arte contemporanea con “banali” opere monocolore, ma non è così. Il lavoro di Pinelli di invita a danzare con le sue opere: uno sguardo da lontano e poi sempre più vicino, inclinare la testa prima a destra e poi a sinistra per cogliere ogni sfumatura. Già, perchè anche un’opera tutta bianca, grigia, blu, rossa…se la si osserva con attenzione e da vicino, assume tutto un altro significato.
FINO AL 16 SETTEMBRE 2018
ORARIO
Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30
INGRESSO LIBERO
COME RAGGIUNGERLA: Palazzo Reale – Piazza del Duomo 12, Milano
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