Se l’Universo vi affascina, state sempre con il naso all’insù a vedere le stelle e non vi perdete nessun programma dedicato allo spazio, questo è l’anno giusto per voi! A Milano sarà aperta fino al 4 marzo la mostra Nasa – A Human Adventure (di cui vi ho parlato QUI) e a Roma è da poco arrivata Gravity. Immaginare l’Universo dopo Einstein, che unisce arte e scienza in un connubio davvero interessante.
L’obiettivo della mostra, a poco più di un secolo dalla formulazione della teoria della relatività di Albert Einstein, che ha trasformato radicalmente la cosmologia, è quello di indagare le connessioni e le analogie tra arte e scienza, dimostrando la profonda influenza dello scienziato tedesco sul pensiero contemporaneo.

Antenna Cassini_È un’antenna di circa 105 kg e di 4 metri di diametro in fibra di carbonio, kevlar, titanio e lega d’alluminio per le telecomunicazioni con la Terra della missione Cassini– Huygens. L’antenna è stata realizzata da Thales Alenia Space Italia ed è la più grande e complessa antenna mai realizzata per una missione di spazio profondo. Oltre ad essere il cuore delle telecomunicazioni Cassini-Terra è anche l’antenna del radar SAR e dell’esperimento di Radioscienza. Inoltre ha consentito di ricevere i segnali dalla sonda Huygens durante la sua discesa su Titano e rinviarli alla Terra. Cassini – Huygens è un programma di NASA, ESA e ASI per lo studio di Saturno e del suo sistema di satelliti ed anelli con particolare riguardo al satellite Titano. La missione, partita nell’ottobre 1997 si è conclusa nel settembre del 2017 ©ESA
La mostra è composta da installazioni scientifiche, reperti storici e simulazioni di esperimenti, come il Cannocchiale di Galileo e lo Specchio di Virgo (l’interferometro laser che capta le onde gravitazionali) che dialogano con opere di artisti moderni e contemporanei: da Marcel Duchamp ad Allora & Calzadilla, Peter Fischli e David Weiss, Laurent Grasso, Tomás Saraceno, in un percorso immersivo che dà la possibilità al pubblico di avvicinarsi alle innovazioni della fisica moderna.
La grande e complessa installazione Cosmic Concert di Tomás Saraceno, dove suoni, vibrazioni e segnali visivi interagiscono tra loro e con i movimenti dei visitatori, ingloba l’intero percorso espositivo che esplora tre concetti chiave strettamente connessi tra loro: Spaziotempo, Confini, Crisi.

Aeroke, 2017_Installations view at Gravity. Imaging the Universe after Einstein, MAXXI, Rome, 2017_Courtesy the Aerocene Foundation. Photography © Studio Tomás Saraceno, 2017
Il video 163.000 Light Years ci restituisce l’immagine della Grande Nube di Magellano, la galassia distante dalla Terra 163.000 anni luce e teatro di violenti fenomeni avvenuti milioni di anni fa, filmata nel Salar de Uyuni (Bolivia), il più grande deserto di sale della Terra. Si trovano anche reperti storici come una Sfera Armillare del XVII secolo che serviva a studiare le traiettorie dei pianeti o l’edizione del 1632 del Dialogo sopra i due massimi sistemi di Galileo, e strumenti scientifici come il satellite Lisa Pathfinder, di cui è proposto un modello, e la Barra di Nautilus, entrambi utilizzati nella ricerca sulle onde gravitazionali.

Aeroke di Tomás Saraceno e Modello dell’Antenna Cassini nell’allestimento al MAXXI in occasione della mostra GARVITY. Immaginare l’Universo dopo Einstein, 2017_Photo Cecilia Fiorenza, courtesy Fondazione MAXXI
Qui si trova anche l’opera di Marcel Duchamp 3 Stoppages étalon in cui l’artista immagina una sua personale unità di misura, riflessione sui parametri con cui l’uomo pretende di conoscere lo spazio e il tempo e dimostrazione di come il pensiero di Einstein abbia da subito influenzato anche l’arte.
Nella sezione Confini viene descritta l’esperienza del limite della conoscenza: il suono fossile del Big Bang, eco remota che permea ancora oggi l’universo, è protagonista dell’opera di Laurent Grasso The Horn Perspective. Questo lavoro è esposto insieme al modello del rivelatore AMS (Alpha Magnetic Spectrometer), attualmente in attività a bordo della Stazione Spaziale Internazionale alla ricerca, nei raggi cosmici, di particelle di antimateria primordiale e di possibili tracce di materia oscura.

Al lavoro su uno degli specchi del rivelatore di onde gravitazionali Virgo nel laboratorio EGO (European Gravitational Observatory) dell’INFN e del CNRS francese, che si trova a Cascina (Pisa) ©INFN, Photo Simone Schiavon
Il percorso si completa con l’area dedicata alla Crisi, una delle parole più utilizzate nella nostra quotidianità e che, nel campo della conoscenza, ha un valore positivo: solo attraverso la crisi e la messa in discussione delle proprie certezze, infatti, è possibile un cambio di modello e quindi un’evoluzione. Accanto alla Buca gravitazionale, un exhibit con cui sperimentare le dinamiche gravitazionali, troviamo la video installazione interattiva Curvare lo spazio, in cui il visitatore “entra” nello spaziotempo e, con la sua massa, ne determina la deformazione.

24_ Tomás Saraceno, Echoes of the Arachnid Orchestrawith Cosmic Dust, 2017_Tela di ragno, struttura in carbonio, sagomatore, polvere di meteorite, onde soniche, altoparlanti, set di amplificatory di bassi, sistema di videocamera 3D, viedo camera, video, proiettori. Photo Cecilia Fioreza, courtesy Fondazione MAXXI
Infine, l’installazione video The Great Silence di Allora & Calzadilla, realizzata dagli artisti in collaborazione con lo scrittore di fantascienza Ted Chiang, costituisce una riflessione sul rapporto degli esseri umani con il mondo e con l’universo. Protagonisti il radiotelescopio di Arecibo, uno dei più potenti al mondo, e un pappagallo dalle spiccate capacità di apprendimento, entrambi simboli del tentativo dell’uomo di comunicare con altre specie viventi.
FINO AL 29 APRILE 2018
SITO UFFICIALE
ORARIO
Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì e Domenica dalle 11.00 alle 19.00
Sabato dalle 11.00 alle 22.00
Festività Natalizie
Domenica 24 e 31 dicembre dalle 11.00 alle 17.00
Da martedì 26 a venerdì 29 dicembre e da martedì 2 a venerdì 5 gennaio dalle 11.00 alle 19.00
Sabato 30 dicembre e sabato 6 gennaio dalle 11.00 alle 22.00
Lunedì 1 gennaio dalle 11.00 alle 19.00
BIGLIETTI
Intero: 12 euro
Ridotto: 8 euro
COME RAGGIUNGERLA: MAXXI – Via Guido Reni 4/a, Roma
Condividi con noi quello che pensi...