La mia tesi di laurea era incentrata sui mecenati contemporanei, coloro che supportano l’arte attraverso ogni mezzo. Ho parlato di numerose realtà, straniere e italiane, tra cui Intesa Sanpaolo. E proprio la scorsa settimana, l’istituto bancario ha vinto il premio Mecenate del XXI Secolo, nell’ambito dei Corporate Art Awards: le motivazioni sono legate all’ampiezza e alla qualità delle iniziative artistiche di Intesa Sanpaolo che “non hanno uguali nel mondo”.
I Corporate Art Awards sono promossi da pptArt, la prima start up italiana per il crowdsourcing nell’arte, in collaborazione con LUISS Business School, e nascono per identificare, valorizzare e promuovere le eccellenze del mecenatismo istituzionale, aziendale e privato a livello internazionale. Il principio sul quale si fondano i premi è che l’arte rappresenta il riconoscimento più alto dell’impegno sociale di un’azienda. L’iniziativa ha coinvolto 80 aziende e 20 istituzioni, da 18 nazioni diverse, in quattro continenti. Nel 2016, Intesa Sanpaolo era stata premiata come Miglior Collezione Corporate.
«Il conferimento di questo premio» – afferma Michele Coppola, Responsabile Attività Culturali Intesa Sanpaolo – «rappresenta un importante riconoscimento dell’impegno e della passione che poniamo nelle iniziative promosse dalla nostra banca in campo culturale. Un impegno che trova concreta testimonianza in ‘Progetto Cultura’, il piano triennale che prevede interventi dedicati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio artistico del Paese. Riteniamo un dovere per una banca come Intesa Sanpaolo, primo operatore in Italia, concorrere in modo determinante alla conservazione dei beni culturali e alla promozione della cultura nel nostro Paese.
Intesa Sanpaolo esprime il suo impegno in ambito culturale attraverso il Progetto Cultura, con la valorizzazione a livello nazionale e internazionale del suo patrimonio storico, artistico, architettonico e archivistico ereditato dai circa 250 istituti bancari confluiti nel Gruppo. Un patrimonio artistico di circa 20.000 opere, che la banca condivide con la collettività attraverso le tre sedi museali delle Gallerie d’Italia a Milano, Vicenza e Napoli. Dal 2011, anno di inaugurazione della sede milanese, le Gallerie d’Italia hanno registrato quasi 2 milioni di visitatori.
All’attività museale si affianca una significativa opera di salvaguardia del patrimonio del Paese, Restituzioni, il programma biennale di restauro di opere d’arte di destinazione pubblica curato e promosso da Intesa Sanpaolo in collaborazione con gli organismi di tutela e le Soprintendenze. Giunto ormai alla diciottesima edizione, il programma Restituzioni dal suo avvio ha già ‘restituito’ oltre mille opere alla comunità e coinvolto più di duecento realtà pubbliche ed ecclesiastiche. Il Progetto Cultura realizza inoltre mostre, incontri, attività didattiche e formative con particolare attenzione ai giovani e ai pubblici speciali.
A questa attività Intesa Sanpaolo affianca un cospicuo e vasto sostegno a istituzioni ed eventi culturali in tutto il Paese, come i principali teatri lirici e di prosa, musei, associazioni, prestigiosi festival e convegni.
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