La Grande Muraglia Cinese

Eccomi arrivato alla tappa più attesa di tutto il mio viaggio, uno dei motivi per cui ho scelto la Cina invece di qualunque altro paese: la Grande Muraglia Cinese.

Come ho scoperto informandomi sui diversi siti, scegliere il punto da visitare della muraglia non è affatto facile. I più famosi tra questi siti sono sicuramente Badaling (il più vicino al centro di Pechino) e Mutianyu, dove è possibile scendere dalla muraglia a bordo di una specie di slittino. Essendo i siti più famosi, ovviamente sono anche quelli più affollati dai turisti, sia cinesi sia stranieri.

Su consiglio di Chiara, ci siamo quindi recati nella sezione di Huanghua, che si trova a circa 70 km dal centro di Pechino. Arrivare è stato semplice e relativamente veloce, abbiamo affittato un’auto con autista a meno di 30 euro a testa andata e ritorno (i vantaggi di avere un’amica che parla cinese e vive a Pechino…). È possibile raggiungere la zona anche con i mezzi pubblici pagando molto, molto meno; ma abbiamo preferito l’auto in quanto più veloce e senza obblighi per quanto riguarda gli orari.

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Siamo stati lasciati davanti al coloratissimo Paifang oltre il quale comincia il paese ai piedi di questa sezione della muraglia: già dal parcheggio era possibile intravederne alcuni pezzi.

La prima cosa che mi ha colpito entrando in paese è stata…la totale assenza di turisti! Mi sarei aspettato di trovare chissà quanta gente, invece era tutto quasi completamente deserto (complice la bassa stagione e il fatto che fosse un giorno lavorativo!). Dopo aver attraversato il piccolo paese ed esserci muniti di acqua e qualcosa da mangiare (pagati pochissimo, al contrario delle nostre aspettative vista la vicinanza dei negozi all’ingresso del sito) ci siamo quindi avviati verso la biglietteria.

La vista, già prima di passare dalla biglietteria, è stupefacente: pur non essendo imponente come me la aspettavo, la muraglia è comunque immensa e sembra snodarsi all’infinito lungo le montagne, sotto un cielo blu come mai mi sarei aspettato di vederne in Cina. Dalle foto sembra quasi photoshoppato!

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Pagato il biglietto (40 Yuan circa) abbiamo notato sui cartelli la possibilità di fare un giro in barca sul lago che costeggia questa sezione di diga. Tornati verso la biglietteria per chiedere informazioni, la commessa ci ha risposto che non era possibile a causa del ghiaccio nel lago. Lamentandoci dell’assurdità di un’affermazione del genere, ci siamo quindi incamminati verso la muraglia: era marzo inoltrato e faceva caldo, com’era possibile che ci fossero ancora blocchi di ghiaccio tali da impedire la navigazione?!

Ad ogni modo, ogni chiacchiera si è esaurita dopo mezzo minuto di salita lungo la scalinata che porta alla prima parte della Muraglia: dire che era ripida sarebbe riduttivo. Ma ne vale assolutamente la pena: toccare la muraglia con mano, camminarci sopra per la prima volta è una sensazione assolutamente impagabile.

Giunti alla sommità di questo primo pezzo di Muro e volto lo sguardo verso l’altro lato della montagna, abbiamo finalmente capito perché la navigazione fosse proibita. Non c’erano dei pezzi di ghiaccio che galleggiavano nel lago: era completamente ghiacciato!

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Costruita a partire dal 215 a.C. la Muraglia Cinese è lunga circa 8850 km (ma non è visibile dallo spazio!) ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987 e una delle sette meraviglie del mondo moderno nel 2007. Per quanto riguarda la sezione di Huanghua, è stata costruita nel 1404 sotto il regno dell’imperatore Yongle, della dinastia Ming. Una delle caratteristiche più interessanti di questo sito è il fatto che parte della muraglia è sprofondata nello specchio d’acqua che si è creato dopo la costruzione di una diga poco distante. Se da un lato è un vero peccato che parte di questo monumento sia crollato, d’altra parte vedere la muraglia che si tuffa in uno specchio d’acqua è molto suggestivo!

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Continuando lungo questo tratto di muraglia, si arriva sulle sponde del lago fino a un piccolo (e brutto) ponte che permette di raggiungere il tratto di muro che si trova sull’altra sponda. Per raggiungere anche quel tratto di muraglia, è possibile passare attraverso un castagneto secolare, risalente anch’esso alla dinastia Ming!

Anche per colpa della stagione e degli alberi ancora completamente spogli, il castagneto ha un’aria vagamente trasandata: non si tratta per forza di un aspetto negativo, anzi penso contribuisca a mantenere l’atmosfera storica che si respira in questo luogo.

Una volta usciti dal castagneto, è possibile esplorare anche l’ultimo (ripidissimo) pezzo di questo tratto di muraglia, lungo alcuni chilometri. Lungo tutto il percorso, si trovano numerose torrette di guardia a intervalli regolari.

Inutile dire che lungo tutto il tragitto ci siamo fermati un numero indefinito di volte, per ammirare il panorama e scattare centinaia di fotografie. E attenzione, perché quando intendo scattare non intendo dire che ho materialmente scattato le fotografie…siamo stati fermati così tante volte dai turisti cinesi per fare foto insieme a loro, da perdere il conto! L’idea che queste persone, quando mostreranno le loro foto ricordo, diranno “ecco, questa è la Grande Muraglia Cinese, e questi sono i perfetti sconosciuti occidentali che abbiamo incontrato lì. Pazzesco!!!!” mi diverte ancora oggi.

A ogni modo, esprimere ulteriormente a parole il mio stupore, le impressioni e le emozioni che ha suscitato la visita a un luogo del genere è davvero difficile; credo che alcune tra le foto migliori che ho avuto occasione di scattare possano descrivere questa esperienza molto meglio di quanto non sarei in grado di fare io.

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Una volta terminato il nostro lunghissimo giro, ci siamo nuovamente diretti verso il piccolo paese dove ci stava aspettando l’autista. Lungo le strette stradine, ci siamo fermati ad alcune bancarelle che vendono souvenir, cibo tipico della zona e piccole noci che, ho scoperto più avanti, vendono spesso anche a Pechino (non ho ancora capito bene a cosa servano, se siano un portafortuna o una sorta di antistress quando sfregate tra loro -a volte così tanto e di frequente che finiscono per diventare lucide).

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La Grande Muraglia è stata sicuramente una delle due cose che ho preferito in assoluto della Cina, talmente bella e imponente da lasciare senza parole! Non si può visitare Pechino senza vedere la Muraglia, dovrebbe essere una tappa obbligatoria…personalmente, sono contentissimo di averci dedicato un’intera giornata!!

 

Roberto

 

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