Titanic – The Artifact Exhibition @Torino

Il Titanic era chiamata la nave dei sogni…e lo era, lo era davvero.” Con queste parole inizia il racconto del personaggio Rose DeWitt Bukater nel film “Titanic” che ha riportato all’attenzione del mondo questo tragico avvenimento.

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Presso la Società Promotrice Belle Arti di Torino è stata allestita la mostra Titanic – The Artifact Exhibition dove sono esposti pezzi autentici della nave, alcuni oggetti di proprietà dei passeggeri, filmati d’epoca e sono stati ricostruiti in scala reale alcuni corridoi del transatlantico, una cabina di prima classe e una di terza classe.

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In questa mostra si fa riferimento solo alla realtà e non c’è alcun cenno al film vincitore di 11 premi Oscar, se non per le note di “On the beautiful Blue Danube” di Johann Strauss che accompagnano il visitatore. Il percorso inizia con fotografie e filmati degli incredibili lavori della White Star Line, compagnia navale britannica che ha costruito il Titanic subito ribattezzato come l’inaffondabile.

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Salpato il 10 aprile 1912 con a bordo 2228 persone, il Titanic era sulle prime pagine di tutto il mondo non solo per le sue dimensioni da record per l’epoca ma anche per il lusso e l’eleganza dei suoi arredi. Il biglietto per una delle due suite più costose, con tanto di ponte privato per passeggiare, era di circa 3100 $ che oggi corrisponderebbero a quasi 50.000$. Ma anche il biglietto di terza classe era piuttosto caro: 32-40 $ (pari a oltre 400-600$ di oggi).

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La società americana Premiere Exhibitions, proprietaria del relitto, ha raccolto le testimonianze dei sopravvissuti e portato alla luce la storia delle vittime: storie di speranza per i giovani passeggeri che si sono imbarcati per cercare fortuna in America, storie di ricchi uomini d’affari che facevano ritorno dalle loro famiglie. Poveri e ricchi, passeggeri e marinai, donne e uomini tutti accomunati dallo stesso triste destino, in alcuni casi davvero crudele. Nei giorni precedenti alla partenza infatti ci fu uno sciopero del carbone e il viaggio inaugurale del Titanic era a rischio: così si decise di spostare la fornitura di carbone dall’Olympic al Titanic, dove molte persone con altri biglietti vennero dirottate.

Una sala della mostra inoltre è dedicata agli italiani a bordo del Titanic: 37 connazionali, di cui 7 erano passeggeri e 30 lavoratori. Solo in due si salvarono quella terribile notte tra il 14 e il 15 aprile 1912.

Erano 20 le scialuppe a bordo (il minimo previsto dalla legge ai tempi), sufficienti solo per poco più della metà dei passeggeri. Erano disponibili anche due zattere pieghevoli che però furono travolte dall’acqua pochi minuti prima dell’inabissamento. Una cinquantina di persone riuscirono a raggiungere  a nuoto i relitti, ma molti di loro morirono di ipotermia durante la notte.

Delle 20 scialuppe, solo due tornarono indietro per recuperare i naufraghi e riuscirono a trovare in vita solo 12 persone, di cui 3 morirono comunque prima di raggiungere New York. I superstiti furono 705 su 2228 passeggeri (equipaggio compres0). Tutte le donne di prima classe si salvarono, tranne quattro: Edith Evasn, Bessie Allison, Ida Straus e Ann Elizabeth Isham. Inoltre, quella notte morirono anche tutti macchinisti impegnati nel ritardare il più possibile l’affondamento attraverso l’uso delle pompe.

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Anche i musicisti morirono tutti: molte testimonianze sostengono che abbiano suonato fino alla 01.40 (40 minuti prima dell’inabissamento) e Eva Hart, una sopravvissuta che al tempo aveva 7 anni, ha sostenuto che suonarono una versione di Nearer, My God, to Thee.

Questa mostra (per la prima volta in Italia) ha raccontato in modo unico il Titanic e i suoi passeggeri, le cui storie sono ancora in larga parte nascoste nelle profondità dell’Oceano Atlantico dove la nave è affondata e sta andando incontro ad un inevitabile deterioramento che, nel giro di 70/80 anni la farà sparire.

Per rendersi conto delle gelide temperature di quella tragica notte, è stato riprodotto in scala l’iceberg con il quale si è scontrato il Titanic: appoggiatevi sopra la mano e nel giro di pochi secondi, la sentirete già intorpidita per il freddo. Si è stimato infatti che a quelle temperature, il corpo può resistere un massimo di 10 minuti.

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Il percorso termina con il memorial wall dove sono elencati i nomi di tutti i passeggeri, tra persi e salvati.

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FINO AL 25 GIUGNO 2017

ORARIO
Dalle 10.00 alle 20.00 (il sabato fino alle 22.00)

BIGLIETTI (è disponibile la prevendita sul sito)
Intero: 16 euro
Ridotto: 13 euro (per i bambini dai 3 ai 12 anni, 8 euro)

SITO UFFICIALE

COME RAGGIUNGERLA: Promotrice delle Belle Arti, Parco del Valentino – Torino

 

5 risposte a "Titanic – The Artifact Exhibition @Torino"

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  1. Visto il tema e le storie molto commoventi dei passeggeri anziché noleggiare la guida vocale avrei preferito una guida in carne e ossa a dare il giusto coinvolgimento. Il percorso dura un’ora e venti circa ma doversi leggere tutti i cartelli in totale autonomia non ha permesso la concentrazione utile a calarsi nella mostra, di per sé ricca di storia immagini e reperti. Mancano indicazioni stradali sia in città che nelle immediate vicinanze.

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    1. Ciao Annalisa, io invece ho preferito l’audioguida perchè così ho potuto vedere la mostra “con i miei tempi”. Ero insieme ad un’amica e ognuna si soffermava su dettagli diversi, per poi ritrovarsi alla fine e commentare ciò che ci ha colpito di più.

      Sulle indicazioni invece…sono assolutamente d’accordo! Non è segnalata da nessuna parte e, se non si conosce Torino o non ci si è prefissati una visita in quella parte della città, è impossibile trovarla!

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