#LeViaggioSventure

Questo post nasce da un articolo che ho letto su La Valigia di Cassandra, nel quale raccontava una delle sue disavventure di viaggio in Sudafrica (articolo che a sua volta nasce dalla rubrica #LeViaggioSventure ideata da Simone, The World Passenger).

Commentando la sua “viaggiosventura” ho buttato lì 2/3 mie esperienze e subito sono stata ribattezzata “regina” del settore 😀  Oggi quindi, in attesa delle prossime visite culturali, ve ne racconterò qualcuna…

Inizierei dal lontano 1998: viaggio on the road sulla West Coast americana insieme alla mia famiglia. Un interminabile tragitto serale in macchina lungo una strada deserta immersa nel nulla e nel buio. Ci fermiamo a mangiare un panino veloce in uno di quei postacci dove il proprietario avrebbe potuto essere un killer psicopatico e poi via di nuovo, alla ricerca dell’albergo perduto. Ah, ricordatevi che siamo nel 1998 quindi ci si muoveva con cartina alla mano mentre i cellulari (sì, eravamo una famiglia tecnologica ;)) erano agli inizi e fare una chiamata all’estero significava accendere un mutuo per ripagarla. Alla fine, finalmente ecco l’albergo: alla reception insistono dicendoci che non c’è nessuna prenotazione, noi insistiamo dicendo che è impossibile e alla fine – anche se perplessa – ci dà delle camere. Mi ricordo i miei genitori e quelli dell’altra famiglia che viaggiava con noi che, un po’ inorriditi, ci mettono a letto vestiti e parlano di misteriosi “animali della Disney” in camera: noi andiamo a letto entusiasti pensando di svegliarci con Minnie e Topolino ma in realtà loro facevano riferimento agli insetti nascosti sotto il letto e in bagno -_- La mattina dopo ci alziamo e fuggiamo via dall’hotel, proseguiamo per qualche chilometro…ed ecco un altro albergo…quello che in realtà avevamo prenotato e che era moooooolto meglio di quello della notte precedente!!!

Vogliamo parlare poi del viaggio post maturità? Una macchina e tre amiche neopatente/neodiplomate in viaggio tra Parigi, Lloret de Mar, Barcellona e Valencia e una serie di innumerevoli sfighe. Tra queste l’errore di prenotazione a Lloret de Mar dove, poco prima di arrivare, abbiamo guardato la prenotazione e ci siamo accorte che avevamo prenotato a partire dal giorno dopo. Da vere giovani e intraprendenti (e un po’ sconsiderate) viaggiatrici, ci cambiamo d’abito in un parcheggio, andiamo a ballare e poi torniamo al parcheggio intorno alle 4 del mattino dove dormiamo in compagnia dei camionisti. Un’altra scena indimenticabile è stata l’ultima mattina a Valencia, quando andiamo al parcheggio sotto casa e…la macchina non c’è! Panico! Dopo un’ora di disperazione, vediamo un foglio del Servicio de Grua appicciato a terra e così scopriamo che nessuno ha rubato la macchina, ma è stata portata via col carro attrezzi (non abbiamo ancora capito il perchè!). E’ stato l’inizio di un’odissea tra la polizia che non sapeva una parola di inglese e noi che non parlavamo una parola di spagnolo, tra tassisti che non avevano idea di dove fosse il deposito delle auto e procedure burocratiche che cambiavano ogni volta che pensavamo di aver risolto. Dopo quasi 12 ore e con 400 euro in meno nei nostri portafogli, siamo riuscite a recuperare la macchina!

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Foto di repertorio delle macchine rimosse…tra cui la nostra!
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Il “nostro” carro attrezzi! Abbiamo anche fatto una foto con l’uomo che ci ha portato via la macchina 🙂

E invece vi è mai capitato di stare male durante un viaggio all’estero…in mezzo al nulla? E’ successo anche questo! Ho sempre avuto uno stomaco forte ma nel novembre 2008, in mezzo alla savana nel Parco Nazionale di Watamu, ho dovuto rivalutare le mie convinzioni: dopo una giornata di safari arriva finalmente il momento di riposarsi. Nel cuore della notte comincio a sentire lo stomaco che si contrae, sveglio la mia amica chiedendo del Plasil ma niente, l’aveva lasciato in albergo. Inizio quindi una lotta contro le zanzariere che avvolgevano il letto e che sembravano imprigionarmi, finalmente mi libero, corro in bagno e…un allegra famigliola di ragni in gita proprio vicino al wc. Io ho il terrore dei ragni ma durante quella lunga notte di “sofferenza” mi hanno tenuto compagnia, mentre la mia amica continuava a dormire beatamente!

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La faccia fresca e riposata del giorno successivo alla mia notte d’inferno!

E infine non poteva mancare una sfiga metereologica: una gita in montagna al ghiacciaio dei Forni (sempre in compagnia della famiglia che era con noi in America) dove un attimo prima eravamo sdraiati sul ghiacciaio a goderci i caldi raggi del sole e il momento successivo si è scatenato un temporale incredibile, le temperature si sono abbassate bruscamente, il vento sembrava ributtarti indietro durante il cammino e poco più in alto ha iniziato a nevicare. Uno dei nostri compagni di viaggio commenta “Ci manca solo la grandine!”…detto fatto! Ecco la grandine!

Ghiacciaio-Forni
Ghiacciaio dei Forni- http://www.guidealpine.info

Avrei decine e decine di storie da raccontarvi, ma come al solito sono stata fin troppo prolissa…chissà, magari farò un altri post come questi ma soprattutto, spero di non avere altre disavventure da raccontarvi riguardanti il viaggio in Marocco di settembre 🙂

Ora però sono curiosa di scoprire le vostre disavventure di viaggio…forza, raccontate!!!!

11 risposte a "#LeViaggioSventure"

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  1. Oh beh…riconfermo la tua nomination a Regina di #ViaggioSventure! :DDD
    Ma statisticamente, facendo tanti viaggi, è impossibile non collezionarle…quindi, meglio così! 😉
    Io sto aspettando il momento in cui, da New York per esempio, mi spediranno le mie valigie a Sydney! 😛
    Grazie per aver partecipato…un baciooo! :*

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    1. Ahahahah a me è successo anche questo! Atterrata a Miami (dove avrei dovuto stare 1 mese per lavoro) mi hanno informato che le mie valigie erano rimaste a Malpensa…ovviamente c’era di mezzo il giorno del ringraziamento e quindi sono arrivate dopo 5 giorni!

      Piace a 1 persona

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