War is over! @Forma Meravigli, Milano

Oggi vi racconterò di un’altra pausa pranzo artistica 🙂 Questa volta in compagnia della blogger Barbara Mandelli (QUI l’indirizzo del suo blog) che al momento lavora presso Forma Meravigli.

Dopo esserci scambiate qualche messaggio, giovedì alle 13 sono uscita dall’ufficio per incontrare Barbara proprio in via Meravigli: ci siamo aggiornate sulle rispettive novità e scambiate un po’ di opinioni sul mondo del lavoro nel settore dell’arte, mi ha parlato della mostra War is Over! che poi ho visitato con calma mentre lei tornava al lavoro.

La mostra racconta l’Italia della Liberazione attraverso le immagini dei U.S. Signal Corps e dell’Istituto Luce e il periodo di riferimento è quello che va dal 1943 al 1946. Si tratta di un racconto/confronto: le immagini a colori sono quelle dell’esercito americano mentre quelle in bianco e nero sono state scattate dai fotografi dell’Istituto Luce, che ha promosso e organizzato la mostra insieme a Forma Meravigli.

Le due testimonianze sembrano raccontare due Italie e due guerre diverse. I Signal Corps nei loro scatti sono molto attenti al sociale anche perchè le immagini diventano uno strumento di esportazione dell’american way of life.

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Un soldato statunitense in posa con le cartucciere e il vessillo dell’Artiglieria. © National Archives And Records Administration

Gli scatti dell’Istituto Luce invece sono espressione del declino fascista e della classe dirigente che cerca di ricostruire l’Italia dalle sue rovine. In realtà, molti di questi scatti sono negativi che erano stati bloccati dalla censura proprio perchè, essendo l’Istituto Luce uno strumento di propaganda fascista, non era permesso rendere pubbliche le difficoltà del regime.

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Un casto bacio alla partenza per il fronte, sotto lo sguardo del ministro della propaganda di Salò, Ferdinando © Istituto Luce – Cinecittà Mezzasoma, 16 ottobre 1944.

Un viaggio attraverso la storia possibile grazie a 140 immagini e filmati d’epoca: dallo sbarco degli alleati in Sicilia, fino ai protagonisti della guerra che siano soldati al fronte o donne con bambini che cercano di andare avanti con la loro vita in mezzo alla macerie.

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Donne pregano tra le rovine della chiesa di S. Anna, Cagliari, febbraio 1943. © Istituto Luce – Cinecittà

Inoltre troviamo i volti “famosi” della storia: da Mussolini che nel ’43 passa in rassegna le truppe cercando di infondere coraggio e fiducia o che visita i soldati feriti, fino alle potenze vincitrici sedute al tavolo della Conferenza di Potsdam e Papa Pio XII circondato dalle truppe alleate.

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Mussolini visita un soldato ferito, 1942. © Istituto Luce – Cinecittà

Ma c’è anche dolore, distruzione, rassegnazione, smarrimento: sembrano immagini così lontane nel tempo che si può  pensare che tutto ciò non ci riguarda. Ma in realtà i nostri nonni hanno vissuto la guerra e inoltre, a non tantissimi chilometri da noi, ci sono migliaia di persone che vivono tra le macerie delle loro case, che scappano da chi li perseguita…

Studiare la storia dovrebbe ricordarci di non dimenticare (scusate il gioco di parole), dovrebbe renderci consapevoli delle nostre azioni per evitare di ripetere gli stessi errori. Ma l’essere umano, nonostante si senta superiore a tutti gli altri esseri viventi, ha deciso di distruggersi con le sue stesse mani.

ALESSANDRA

FINO AL 10 APRILE 2016

ORARIO
Mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00
Giovedì dalle 12.00 alle 23.00

BIGLIETTI
Intero: 8 euro
Ridotto: 6 euro

SITO UFFICIALE

COME RAGGIUNGERLA:

3 risposte a "War is over! @Forma Meravigli, Milano"

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