Abbiamo avuto il piacere di partecipare a Palazzo Reale alla conferenza stampa che presentava una mostra a dir poco sensazionale, incentrata su uno degli artisti più innovatorI e controversI del XX secolo:
PIERO MANZONI 1933-1963
26 marzo – 02 giugno 2014
E’ una mostra prodotta dal comune di Milano – cultura, Palazzo reale e Skira editore, fa parte del progetto Primavera di Milano, il cui intento è quello di dar voce a coloro che hanno reso la città ‘grande’ sotto tutti i punti di vista. La scelta di questo artista non è stata casuale, Manzoni è nato nel cremonese ma ha trascorso gran parte della sua vita nel capoluogo lombardo e, per questo motivo, la città ha voluto dedicargli una mostra davvero unica e senza precedenti che documenta il suo percorso in tutta la sua ampiezza.
Si tratta di 130 opere che ripercorrono tutta la sua grande carriera artistica e che dimostrano come quest’uomo con la sua genialità ha profondamente rinnovato l’idea stessa di arte d’avanguardia: si inizia con la sezione delle ‘Opere Nucleari’, il periodo nel quale i suoi grandi maestri sono Enrico Baj e Lucio Fontana, per poi passare alla sezione ‘Achromes’ nella quale si denota la sua grande sensibilità verso la materia.
La sezione successiva è dedicata alle ‘Linee’ che non sono altro che concetti rinchiusi in contenitori, strisce di carta avvolte e conservate in un cilindro di cartone sigillato. Opere che suggeriscono, come afferma il curatore della mostra F.Gualdoni, un senso di incorruttibilità e durata che amplifica la misura temporale implicita nell’idea stessa di linea.
Poi si passa al ‘Fiato d’artista’ rinchiuso all’interno di palloncini e alla celeberrima ‘Merda d’artista’, icona indiscussa dell’arte d’avanguardia. Come nelle Linee, allo spettatore viene richiesto un atto di pura condivisione intellettuale, in assenza dell’esperienza fisica dell’opera.
Ciò che abbiamo trovato assolutamente stupendo è come Manzoni sappia utilizzare materiali completamente diversi l’uno dall’altro, materiali che potrebbero parere impensabili per un’opera d’arte, eppure Lui riesce a valorizzarli sempre grazie alla sua genialità: cotone idrofilo, carta, sassolini, fibre sintetiche, polistirolo.
E’ una delle mostre più interessanti viste in quest’ultimo periodo, vi invitiamo a visitarla il prima possibile, anche se sarà aperta fino a giugno. Vogliamo confrontarci per capire se anche su di voi farà lo stesso effetto che ha avuto su di noi: di totale innamoramento. All’uscita c’è la possibilità di acquistare il catalogo di Skira oppure una ‘Merda d’artista’ che noi non abbiamo acquistato in quanto si parla di 35euro.
ORARI:
lunedì 14.30 – 19.30
martedì, mercoledì e domenica 9.30 – 19.30
giovedì, venerdì e sabato 9.30 – 22.30
PREZZO:
Intero: €11,00
Ridotto: €9,50
Ridotto speciale: € 5,50
Audioguida inclusa nel biglietto
COME RAGGIUNGERE:
La forza di Piero Manzoni è nell’innovazione e nell’internazionalizzazione del percorso artistico nostrano che solo lui è stato in grado di fare in quel periodo storico. Forse -a voler azzardare- il suo intervento è stato il primo a proiettare l’arte italiana verso una dimensione europea, di grande respiro. Con la capacità di spostare l’attenzione dall’oggetto (opera d’arte) all’intervento (sull’artista stesso). Nel 2007 a Napoli, al Museo Madre ci fu una grande retrospettiva di Manzoni a cura di Germanoi Celant, che ripropose la grandezza di questo artista, che da come raccontate credo abbiano riportato anche nella mostra milanese, che spero di riuscire a vedere!
http://assolocorale.wordpress.com/2013/04/30/manzoni-fecit/
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Ciao Lois!Manzoni è uno di quegli artisti che si ama o si odia…noi amiamo la sua genialità che – come dicevi tu – ha dato un respiro europeo all’arte italiana.
Cerca di non perderti questa mostra…noi siamo uscite entusiaste!Nel caso tu riesca ad andare…facci sapere cosa ne pensi, siamo curiose 😉
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