Più volte abbiamo ripetuto che la video arte non la capiamo fino in fondo. Ma è proprio questo ‘non comprendere’ che ci spinge ad andare alle mostre in cui essa è regina, per cercare di dare una spiegazione ai nostri grandi dubbi. E’ il motivo principale che ci ha portato al PAC, Padiglione di Arte Contemporanea, di Milano, dove è stata allestita una mostra totalmente dedicata ad Adrian Paci. Si tratta di ‘’Adrian Paci. Vite in transito”, nella quale vengono percorsi tutti i linguaggi utilizzati dall’artista : dalla Pittura, alla Scultura, alla Fotografia, al Disegno, ma soprattutto i video.
FINO 6 GENNAIO 2014
La sua capacità principale è quella di saper coniugare narrazione e riflessione sociale, affrontando diversi temi tra cui l’immigrazione, la guerra o i conflitti sociali. Ma ciò che occupa la posizione centrale è sicuramente la figura umana, in tutte le sue sfaccettature. Lui parte da qui, per iniziare a raccontare cose di cui noi tutti abbiamo familiarità, lavorando a diretto contatto con le persone e ritraendole nella loro fragilità.
La scelta del video è una scelta necessaria per i suoi scopi, in quanto risponde alle sue esigenze di ricerca e di approfondimento. Il video permette di trasformare in immagine le esperienze.
E’ ricca di installazioni che narrano diverse situazioni e storie. Alcune di facile comprensione, altre più difficili.
La protagonista del video, nella fotografia sovrastante, è sua figlia. Attraverso le parole di una bambina di appena otto anni, l’artista riesce a raccontare, sotto forma di gioco, scene di vita vissuta durante la guerra.
Un’altro video che ci ha colpito particolarmente è l’opera incentrata sulla ‘stretta di mano’, nella quale l’artista va al di là della performance. Il progetto è nato dalla sua esigenza di voler evocare delle sensazioni di carattere universale: stringe le mani a tutti gli abitanti, e non solo, di una cittadina del sud Italia. L’artista diventa una soglia attraverso la quale le persone passano. Anche qui l’esperienza si trasforma in immagine. (nella fotografia sottostante, una scena del video)
Una mostra che ci ha saputo incuriosire fino all’ultimo momento. La consigliamo a tutti coloro che vogliono, come noi, approfondire il linguaggio della video arte.
ORARI:
Da martedì a Domenica: 9.30 -19.30
Lunedì: 14-30-19.30
Giovedì: fino 22.30
COME RAGGIUNGERLO:
Io lo adoro, due anni al Maxxi, in occasione del Premio Italia, le sue opere erano istallate lungo il cammino che portava al quinto livello. I megaschermi erano appesi lungo le scalinate e i video trasmettevano le immagini in transito di tantissimi migranti. L’esperienza fu bellissima poiché potentissima. In cammino come loro, in due aree completamente differenti, ma con il potere enorme, rivolto a noi, sulla riflessione di quelle azioni, su quella gente.
E’ tra le esperienze piu’ belle che ho vissuto in quel luogo, al tempo.
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da come lo descrivi dev’essere stata proprio una bella esperienza!!!
Peccato che tu non abbia le foto…siamo curiose!!!!
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no, al maxxi non si può 😦
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