Sono rimasti solo pochi giorni per visitare la mostra ‘To Face’ alla Triennale di Milano che presenta le fotografie di Paola De Pietri (in chiusura il 31 marzo).
Alcuni di noi si saranno chiesti come sarà il mondo dopo l’uomo. Questo argomento è frutto di diverse teorie dalle più banali e semplici alle più complesse e strampalate.
L’uomo ha modificato profondamente l’ambiente in cui vive con le strade, gli edifici…ma anche con le guerre. La fotografa Paola De Pietri è andata in diverse località montane italiane, teatro della Prima Guerra Mondiale, a documentare come la natura cerchi di cancellare le tracce delle nefandezze fatte dall’uomo, come se fosse lei a vergognarsene al posto nostro.
Le trincee e gli avvallamenti causati dalle bombe, ferite aperte di guerra, poco alla volta vengono inglobate dagli alberi e dai prati cosicché il loro impatto sul territorio è mitigato.
Rimane comunque una tristezza velata dietro queste immagini. Le immagini sono nitide, ma i colori non sono brillanti. È come se ci fosse davanti un velo di nebbia, come se aleggiasse ancora un polverone sollevato da uno dei numerosi bombardamenti.
L’allestimento è concentrato in una sala che all’inizio ci sembrava un po’ troppo spoglia, poi però abbiamo capito che per dare risalto al significato di queste fotografie serviva qualcosa di semplice, che riuscisse a dare respiro ai paesaggi ritratti e alla storia di quelle montagne. È una mostra da visitare in silenzio, riflettendo su quello che è stato e non dovrà mai più esserci.
INGRESSO GRATUITO
COME RAGGIUNGERLA:
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