5 Cenacoli in giro per l’Italia

Quando si parla di Cenacolo, l’immaginario comune va all’opera di Leonardo Da Vinci a Milano dove sono tornata, prima delle nuove chiusure, per il mio primo “bagno culturale” dopo un anno di arte esclusivamente in digitale. Eppure, il tema dell’Ultima Cena rappresentato nei refettori di antichi monasteri è stato per secoli un soggetto prediletto da numerosi artisti.

In Italia ce ne sono diversi e qui ho fatto una piccola selezione per voi: siete pronti a scoprirli?

Sala del Cenacolo, Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, Milano

Photo Credit: Museo della Scienza

Il Museo milanese occupa gli spazi di un antico Monastero Olivetano all’interno del quale si trova l’antico refettorio, aperto al pubblico per la prima volta il 13 ottobre 2020 e ora incluso nei percorsi di visita museali. La Sala del Cenacolo è interamente decorata con stucchi e affreschi di Pietro Gilardi e rievoca i fasti barocchi del XVIII secolo.

Chiesa di San Salvi, Firenze

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Photo credit: Wikipedia

Fuori dalle mura del capoluogo toscano sorge questa chiesa, tra le più importanti pievi antiche della città. Al suo interno è conservato un grande affresco che rappresenta l’Ultima Cena, realizzata da Andrea del Sarto tra il 1511 e il 1527. Un lasso di tempo molto lungo, dovuto a diverse vicissitudini legate alla vita del pittore che, in realtà, completò l’opera vera e proprio in poco più di due mesi. Una piccola curiosità: nel 1534 il monastero divenne femminile e l’opera fu “censurata” per decenni.

Chiesa di San Marco, Firenze

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Photo Credit: Wikipedia

Rimaniamo a Firenze. Il Ghirlandaio è l’autore di ben tre Ultime Cene di cui quella di San Marco è l’ultima in ordine temporale, preceduta da quella della Badia di Passignano e quella di Ognissanti. Quest’opera è stata richiesta dai frati domenicani per decorare il Refettorio piccolo, ovvero il luogo dove cenavano gli ospiti del convento. La struttura architettonica si rifà a quella del Cenacolo di Ognissanti ma l’atmosfera è più monumentale, come a voler rappresentare il momento successivo all’annuncio del tradimento. I dettagli rappresentati ricordano l’arte fiamminga e, sopra i protagonisti dell’opera, è riportata una scritta in latino che fa riferimento alla trasmigrazione nel Regno dei Cieli.

Eremo di San Francesco, Sermoneta (LT)

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Photo credit: Conoscerepertutelare

Sulla parete di fondo dell’ex refettorio di questo piccolo eremo si trova l’affresco dell’Ultima Cena, caratterizzato dalla presenza – sui lati – di due santi francescani: San Francesco e San Bernardino da Siena. La tavola a cui siede Gesù con gli apostoli è rotonda e costellata da diversi simboli che fanno riferimento al sacrificio del Figlio di Dio come l’agnello e il pane. A differenza di altre rappresentazioni inoltre, Giuda non è isolato dagli altri commensali e la mancanza di una aureola lo accomuna agli altri apostoli: lo si può identificare solo grazie alla borsa con i trenta denari.

Ex convento francescano, Veglie (LE)

Sempre un refettorio francescano ospita un Ultima Cena le cui condizioni conservative, purtroppo, sono molto precarie. Lo schema dell’opera, realizzata a inizio Settecento, è una reinterpretazione di quello di Livio Agresti, ripresa anche dal Tintoretto all’interno della basilica di San Marco. L’autore, sconosciuto anche se alcuni studi lo attribuiscono a Diego Oronzo Bianco di Casalnuovo, ha usato una tecnica che mixa l’affresco con la tempera. La scena si distingue dalle sue omonime per la presenza in tavola di numerose stoviglie, probabilmente ceramiche salentine ritratte dal vero.

2 risposte a "5 Cenacoli in giro per l’Italia"

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