Chi di voi ha visto il film Sweeney Todd. Il diabolico barbiere di Fleet Street, diretto da Tim Burton nel 2007? Bene, quanti di voi invece hanno letto il libro?

L’autore è ancora oggi sconosciuto (si ipotizza sia il frutto del lavoro del lavoro di un gruppo di scrittori nel 1850) ma il suo racconto, di chiara impostazione gotica, ha fatto scalpore nella società vittoriana. La storia del film e quella del libro differiscono in alcuni aspetti ma la sostanza non cambia: Sweeney Todd, il protagonista, è un assassino e Mrs. Lovett è la sua complice.
L’ambientazione è una cupa e povera Londra del XVIII secolo dove “Per un penny ti puoi sbarbare, un buon servizio regolare“…o almeno, questo è quanto dichiara il cartello fuori dalla bottega del barbiere Sweeney Todd, in Fleet Street. L’uomo infatti accoglie i clienti e, dopo essersi assicurato che siano a Londra di passaggio o che non abbiano amici e parenti in città, li uccide e li fa a pezzi. Qui entra in gioco Mrs. Lovett, famosa per i suoi deliziosi tortini di carne la cui ricetta è, ovviamente, un segreto: il ripieno infatti è fatto con i poveri sventurati clienti di Todd. Tutto sembra procedere per il meglio per i due criminali fin quando non viene uccisa la persona sbagliata: il signor Thornhill. Quest’ultimo infatti si trovava in città per consegnare una preziosa collana di perle alla giovane Johanna, che da due anni attende il ritorno del fidanzato imbarcato per le Indie. Da quel momento in poi, una serie di vicissitudini portano allo smascheramento dei due e alla successiva incarcerazione.

Come i migliori romanzi gotici, il personaggio di Sweeney Todd non è frutto della fantasia dell’anonimo autore. Sono diverse infatti le testimonianze di fine Settecento che raccontano di strane sparizioni di forestieri in Fleet Street. Il libro, nonostante in alcuni punti scorra più lentamente, si legge tutto d’un fiato e vi catapulterà in una Londra oscura e misteriosa abitata da personaggi controversi: cruenti, fragili, stupidi, corrotti o con un forte senso dell’onore.
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