Ormai lo sapete, ho sempre amato leggere ma anche io, ai tempi del liceo, non amavo cimentarmi nei cosiddetti “grandi classici”. Oggi invece, con una maturità diversa e grazie all’abbonamento di Amazon Prime che permette di scaricarli gratuitamente sul proprio Kindle, lo sto riscoprendo e apprezzando moltissimo.

In poco più di una settimana ho letteralmente divorato Il Conte di Montecristo, romanzo di Alexandre Dumas di metà Ottocento che affronta i temi della vendetta, della giustizia e del perdono. La storia è nota a tutti, anche grazie ai diversi adattamenti cinematografici e televisivi tra cui quello del 1998 che vede tra gli interpreti Gérard Depardieu e Ornella Muti.
Edmond Dantès è il protagonista: un giovane marinaio innamorato di Mercédès e che sta per essere promosso al ruolo di capitano. Lo scrivano della nave, Danglars, invidioso del successo del ragazzo, gli tende una trappola insieme a Mondego (innamorato di Mercédès) e a Caderousse (invidioso vicino di casa del marinaio). Dantés viene ingiustamente accusato di essere un bonapartista e viene imprigionato al Castello d’If. Qui stringe un rapporto di amicizia con un altro prigioniero, l’abate Faria che istruisce Dantés e, in procinto di morire, gli rivela l’esistenza di un tesoro nascosto nell’isola di Montecristo. Dopo varie vicissitudini e 14 anni di prigionia, Dantés riesce ad evadere, si reca a Montecristo dove si impossessa del tesoro e torna a Marsiglia, sua città natale, per mettere in atto il suo piano di vendetta…

Nonostante la prosa Ottocentesca non sia sempre di facile lettura, il romanzo è davvero appassionante e il lettore non può fare a meno di continuare a sfogliare le pagine, per scoprire quale sarà la prossima mossa dei protagonisti della storia. Si tratta di un libro che vorresti non finisse mai, che continuasse a tenerti compagnia e che vorresti rileggere non appena si arriva all’ultima pagina.