I cattivi, nei film e nei libri, esercitano sempre un grande fascino sul pubblico. Ma cosa succede quando questi personaggi sono “reali”?

Nel mondo dell’arte, i nemici numero 1 sono i falsari: talvolta agiscono nell’ombra indisturbati, talvolta diventano delle vere e proprie star. Lo racconta Harry Bellet nel suo libro Falsari Illustri (edito da Skira) dove, in poco più di 100 pagine, sono raccolte le storie di alcuni dei falsari più famosi degli ultimi tempi.
Una cronaca dettagliata ma allo stesso tempo ironica: dal greco Pasitele fino ai casi più moderni, come Han Van Meegeren che con i suoi falsi ha beffato anche Hermann Göring o ancora Eric Hebborn, i cui quadri hanno ingannato tutti i massimi esperti di arte rinascimentale.
“Se, nonostante l’avvertimento precedente, su vuole sfidare la sorte e copiare un maestro, occorre scegliere una delle sue opere note dagli archivi o dal catalogo ragionato, ma scomparsa. Gli esperti saranno così contenti di ritrovarla che la loro felicità sarà una gioia da vedere e parlerà da sè.”
Harry bellet – falsari illustri
I falsari che hanno avuto più successo, sono stati quelli più creativi: John Drewe, per esempio, aveva un complice che realizzava fisicamente i dipinti, mentre lui si occupava in prima persona della costruzione del contesto, dalla falsa documentazione all’inserimento dell’opera negli archivi. Dopo aver letto questo libro, che fornisce interessanti spunti di riflessione sul mercato dell’arte, sono certa che entrando in un qualsiasi museo vi chiederete anche voi “siamo sicuri che questo quadro sia l’originale?”
Libro più attuale di quanto si pensi: nel nostro contemporaneo concetti come “proprietà intellettuale”, “paternità dell’opera”, “diritto d’autore” sono centralissimi nella discussione sull’arte, alla prova, ad esempio, delle nuove tecnologie. Grazie per la bella segnalazione!
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Ciao Andrea, è esattamente la riflessione che vuole sollevare l’autore: ne ha parlato anche in alcune interviste rilasciate in occasione del lancio del libro. Se ti può interessare, ecco il link https://www.artribune.com/editoria/libri/2019/07/clamorosi-falsi-intervista-harry-bellet-skira-le-monde/
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Grazie. A modo loro sono grandissimi artisti anch’essi
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Artisti atipici…o geni del crimine?
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C’era, non so se c’è ancora, un egozio che vendeva i dipinti “alla maniera di”. Potevi commissionare un icasso e te lo rifacevano identico. Ma ovviamente nessuno si sognava di NON dire che era una copia
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Mmmh, interessante…ti ricordi dove? Nel libro si discute molto del fatto che sia “legale” fare delle copie, basta dichiararlo e non mettere la firma dell’autore originario!
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Purtroppo non ricordo dove a Milano, e pensandoci mi viene in mente di un’amica che aveva una copia della “Donna dai capelli biondi” di Picasso, perfettamente riprodotta, ma in modo del tutto trasparente. Non è mica un lavoro da poco, comunque
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Assolutamente un gran lavoro! Basti pensare che spesso i falsari sono riusciti a ingannare anche i massimi esperti 🙂
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