Leggere secondo Steve McCurry

Steve McCurry e le sue fotografie sono sempre molto discusse nel mondo della cultura: chi lo ama alla follia e non si perde nemmeno una sua mostra, chi invece parla di iniziative mainstream pensate per un pubblico poco esperto.

Io mi posizionerei a metà strada tra le due posizioni: sicuramente il nome di Steve McCurry è un forte richiamo e fonte di guadagno quasi certo per gli organizzatori delle sue mostre, ma non nego che il mondo visto attraverso il suo obiettivo, spesso mi fa venire la pelle d’oca.

Ecco perché, dopo anni, sono tornata a vedere una sua mostra: Leggere. Protagoniste sono 70 immagini esposte al Palazzo dell’Arengario di Monza, il cui unico soggetto è la passione per la lettura. Una passione che non conosce tempo, età, confini geografici, differenze culturali.

La mostra nasce da una raccolta tematica, fatta direttamente da Steve McCurry, che ha selezionato una serie di scatti realizzati in quasi mezzo secolo di lavoro in giro per il mondo, che ritraggono persone assorte nella lettura. Che siano giornali, fumetti, libri, riviste o fogli sparsi, il lettore al centro della fotografia è immerso nel suo mondo e sembra non accorgersi dell’intrusione, quasi magica, di McCurry.

Le fotografie, fatta eccezione per la data e il luogo, non sono accompagnate da nessuna didascalia per far sì che il visitatore si concentri solo sull’immagine e si lasci anch’esso trasportare in una dimensione parallela. Solo sulla fascia più alta delle pareti espositive sono riportare alcune massime di grandi scrittori, che raccontano cosa significhi per loro “leggere”.

La lettura, per me, è un momento di pace, di astrazione, di riflessione, di conoscenza, di divertimento…E voi, siete appassionati di lettura? Cosa significa per voi posare gli occhi su delle lettere e lasciar scorrere lo sguardo ricavandone un significato?

FINO AL 13 APRILE 2020

SITO UFFICIALE

ORARIO
Dal martedì al venerdì: 10.00 – 13.00 e 14.00 – 19.00
Sabato e domenica: 10.00 – 20.00

BIGLIETTI
Intero: 10 €
Ridotto: 8 €

COME RAGGIUNGERLA: Arengario – Piazza Roma, Monza (MB)

7 risposte a "Leggere secondo Steve McCurry"

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  1. Anche io come te riconosco la grandezza di questo fotografo ma non impazzisco.

    Nel guardare queste fotografie, speldite, quello che mi colpisce è l’emozione accompagnata da una mia ricostruzione mentale per ciò che vedo…
    E’ questo secondo me che rende grande un artista: il far entrare noi dentro la storia, immedesimarci

    I bambini che leggono, nelle pose più disparate, sono altrove, trasmettono speranza

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  2. Leggere per me significa tante, forse troppe cose. La lettura è una via di fuga dalla realtà, ma, allo stesso tempo, è anche un modo per conoscerla meglio. Può essere una porta aperta verso nuovi mondi oppure verso altri paesi ed epoche storiche. Si viaggia restando in poltrona e si parte alla scoperta della stranezza che c’è nella propria testa e in quella degli altri.
    Mi fermo qui, ma potrei andare avanti per ore. Grazie per questo bel post!

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  3. Steve Mc Curry è molto d’impatto, è curioso, è veloce, è senz’altro anche attento a mantenere alto il riconoscimento del suo pubblico. E’ lui, come ogni grande fotografo non si confonde con altri. In ogni caso, io faccio certamente parte del pubblico più semplice

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