Dopo la visita alla luccicante mostra “Ricami di Luce”, al primo piano di Palazzo Morando (cliccate QUI se vi siete persi l’articolo), sono tornata al piano terra per una mostra di ben altro tono: Milano, Storia di una rinascita. Quando si parla della Seconda Guerra Mondiale, facciamo fatica a immaginare le nostre città devastate dai bombardamenti: Milano è stata una delle città italiane più colpite, come racconta questa mostra. Siamo nel 1943 ed era dai tempi del Barbarossa che la città non era oggetto di una tale furia distruttrice.
Basilica di Sant’Ambrogio dopo i bombardamenti, 1943, Cittadella degli Archivi e Archivio Civico di Milano
Sono stati colpiti diversi edifici storici coma la Scala, Palazzo Marino, la Galleria, il Castello ma anche tante altre chiese, teatri, dimore nobiliari. Tutti i milanesi che ne avevano la possibilità fuggivano verso la Brianza e i laghi per non essere più circondati da devastazione e morte. Vedere le 170 immagini in bianco e nero che testimoniano lo stato in cui versava la mia città (non vivo a Milano, ma qui ci sono nata, ho studiato e oggi vi lavoro quindi la reputo “mia”) mi ha fatto letteralmente rabbrividire! Calcinacci ovunque, edifici di cui era rimasto in piedi solo un muro, rifugi antiaerei, i luoghi del Fascismo che da simbolo di potere si sono trasformati in luoghi da odiare, dove si trovavano persone da odiare a tal punto da impiccarli a Piazzale Loreto.


Immagino cosa si siano trovati davanti i pochi milanesi rimasti, quando il 26 aprile 1945 la città venne liberata e hanno potuto uscire più liberamente dalle loro case: una città “piegata dalle macerie, ma non nello spirito”. Nel giro di pochi anni nascono nuovi quartieri e nuovi musei, riaprono i luoghi della cultura che erano stati distrutti o quasi, rinasce la Scala con un emozionante concerto di Toscanini trasmesso in diretta radio in tutto il mondo, le fabbriche tornano a lavorare, la creatività dà linfa nuova a questa città che sogna solo di riscattarsi.


Un riscatto non solo economico ma anche culturale…un esempio? Palazzo Reale divenne una sede espositiva di mostra memorabili come quella di Caravaggio nel 1951, di Van Gogh nel 1952 e la famosissima mostra su Picasso del 1953, durante la quale è stato esposto il dipinto Guernica, denuncia alla guerra civile spagnola, nella Sala delle Cariatidi che era stata completamente sventrata dall’esplosione di una bomba.
Ha qualcosa di miracoloso il fatto che il Duomo di Milano si sia salvato, così come il delicatissimo cenacolo vinciano…un miracolo aiutato dall’intervento di un gruppo di uomini che ha predisposto delle misure di tutela straordinarie per salvare il patrimonio storico e artistico della città.
Lambrette a Porta Nuova, Anni Cinquanta, Collezione privata
Uscita dalla mostra, mentre tornavo alla macchina, ho guardato la città con occhi diversi: con ammirazione per la forza che l’ha riportata ad essere ancora così bella, con commozione per i dolori che ha dovuto affrontare, con paura per i tempi in cui viviamo e per quello che succede non così lontano da qui, dove la distruzione delle nostre radici è ormai diventata anch’essa un’arma…
FINO AL 12 FEBBRAIO
ORARIO
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 20.00
Giovedì dalle 10.00 alle 22.30
BIGLIETTO – AUDIOGUIDA INCLUSA
Intero: 10 euro
Ridotto: 8 euro (under 26, over 65, insegnanti, giornalisti, disabili, SOS Lambrate, ICOM Italia, Canottieri Milano, Abbonamento Musei della Lombardia)
COME RAGGIUNGERLA
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