Monza 1816. Il sigillo della città @Musei Civici di Monza

Sabato 30 aprile ho dedicato la mia giornata ad alcune mostre allestite a Monza, a pochi chilometri da casa. La prima tappa sono stati i Musei Civici dove qualche settimana fa è stata inaugurata la mostra Monza 1816. Il sigillo della città.

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200 anni fa, durante la dominazione asburgica, Monza venne elevata al rango di Città. Un riconoscimento dato principalmente per il suo retaggio storico: la presenza della Villa Arciducale, fatta realizzare dall’imperatrice Maria Teresa per il figlio Ferdinando, e la custodia della Corona Ferrea, oggetto simbolo del potere imperiale. I requisti necessari, in confronto agli elementi storici che caratterizzavano la città, passarono in secondo piano (la numerosità della popolazione e il dinamismo economico).

Il periodo in cui Monza venne nominata città, è molto importante dal punto di vista storico: dopo il Congresso di Vienna del 1815, la geografia politica europea fu completamente rivista e il potere tornò nelle mani degli Asburgo. In quegli anni, l’Arciduca Ranieri soggiornava proprio presso la Villa Reale di Monza e da lì diede il via a numerose trasformazioni.

Nell’atto firmato dall’imperatore e che rese Monza una città, si dedica gran parte del testo (in tedesco) alla descrizione dello stemma: uno scudo blu di forma ovale, contornato da una cornice d’argento con al centro una croce d’oro a braccia uguali ornata da molte pietre preziose colorate, e munita nella parte superiore di un anello d’oro. Nel mezzo della croce è un rialzo, pure decorato con pietre preziose di vari colori. Sotto la croce pende una pietra artisticamente intagliata in una cornice d’oro. Nello scudo, oltre alla croce, è una corona, recante all’interno uno stretto anello di ferro e all’esterno uno largo d’oro, decorato con pietre preziose. Sulla cornice d’argento si legge la scritta Est Sedes Italiae Regni Modetia Magni in lettere capitali nere. Al di sopra dello scudo è una corona d’oro. Da entrambi i lati dello scudo si innalzano due rami intrecciati, legati al di sotto da un nastro rosso svolazzante verso l’esterno, e precisamente sul lato destro un ramo d’olivo e su quello sinistro uno di quercia, entrambi con i loro frutti e in colori naturali. […] Tale stemma non può essere in alcun modo modificato senza una particolare superiore autorizzazione.

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Qualche anno dopo, nel 1857, a Monza sarà riconosciuto anche il titolo di “Città Regia” col diritto di inviare un proprio deputato alla Congregazione centrale e a quella provinciale. Inoltre, Monza venne posta a capo del VI Distretto: se abitata a Monza e dintorni, potrete trovare la vostra città nell’antico elenco esposto in una vetrinetta e scoprire a quale città faceva capo nel XIX secolo.

La stabilità del potere e alcune misure economiche e fiscali, determinarono per il Lombardo Veneto, e in particolare per il territorio del Milanese, una condizione di relativo maggior sviluppo rispetto a tutte le altre regioni dell’Impero Asburgico. Ecco perchè Vienna metteva in pratica azioni per consolidare e incentivare questo quadro economico e sociale. Tra i maggiori interventi da ricordare ci sono le trasformazioni dell’ex Palazzo Pertusiati nel collegio Bianconi (attivo ancora oggi) e gli interventi sul Seminario, il completamento del collegio Bosisio in via Zucchi, la demolizione del sistema murario e di interi caseggiati per far posto alla “Contrada Nuova”. Venne aperta la “Strada Ferdinandea”, si realizzò il Ponte dei Leoni al posto del ponte romano “de Arena” e la chiesa di San Gerardo. Infine, venne realizzata la ferrovia Milano – Monza, la prima del Regno Lombardo Veneto.

Un importante periodo storico per la città raccontato in una sola stanza: antiche note imperiali, ritratti dei personaggi storici del tempo, piantine della città, vecchie pagine di giornali. Un’importante testimonianza che tutti gli abitanti di Monza (e dintorni) dovrebbero visitare per conoscere meglio la storia della propria città.

FINO AL 5 GIUGNO 2016

ORARIO
Da ottobre a maggio: mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Giovedì dalle 15.00 alle 18.00
Da giugno a settembre: mercoledì dalle 15.00 alle 18.00. Giovedì dalle 15.00 alle 18.00 e dalle 20.00 alle 23.00. Venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00

BIGLIETTI
Intero: 6 euro
Ridotto: 4 euro

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