Siete tolkeniani accaniti? Allora non potete perdervi la mostra “La Magia dell’Anello” allestita presso WOW Spazio Fumetto. Una collezione unica di disegni, fumetti, abiti, video…tutto a supporto del racconto della nascita di una delle saghe fantasy più amate della storia: Il Signore degli Anelli, ma anche Lo Hobbit, il Silmarillion….insomma, noi siamo impazzite fin da subito quando, salendo le scale per raggiungere le sale espositive, siamo state accolte dalla voce profonda che leggeva l’iscrizione sull’Unico Anello:
Ash nazg durbatulûk, ash nazg gimbatul,ash nazg thrakatulûk, agh burzum-ishi krimpatul.
(Un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli)
Ma procediamo con ordine, presentandovi la mente dietro il mondo della Terra di Mezzo: John Ronald Tolkien è uno dei nomi più insigni della letteratura. Poco dopo aver conseguito la laurea in Lingua e Letteratura Inglese scoppiò la Prima Guerra Mondiale, e Tolkien servì nell’esercito dove contrasse una malattia che lo costrinse a letto per un lungo periodo.
Fu allora che iniziò gli studi delle lingue utilizzate anni dopo nella raccolta de Il Silmarillion, la base storica di tutte le saghe ambientate nella Terra di Mezzo. Dopo la guerra, Tolkien intraprese la carriera accademica fino al suo ritiro nel 1959: nel corso di questi anni si dedicò allo studio delle saghe nordiche, da Beowulf a Kalevala, che fornirono la base per la definizione del carattere e delle lingue degli Elfi.
E ora un po’ qualche curiosità: sapevate che i suoi capolavori, Lo Hobbit (pubblicato per la prima volta nel 1937) e Il Signore degli Anelli(la cui prima edizione risale al 1955), nacquero dalle storie che lui amava scrivere e raccontare ai suoi figli come favole della buona notte?
Tolkien non fu solo uno scrittore di favole, racconti e leggende, ma è riuscito a creare un intero mondo, dalla sua genesi alla sua maturità, attraverso millenni e millenni di storia.
Inoltre, non si è focalizzato solo sullo scrivere ma anche sul disegno: tutti i suoi scritti sono ricchi di immagini, schizzi, rune e simboli. Lo Hobbit ad esempio nasce proprio come libro illustrato dallo stesso Tolkien, il quale realizzò 10 disegni in bianco e nero al fine di mostrare ai lettori i luoghi della sua Terra di Mezzo, rappresentata anche attraverso una mappa per guidare i lettori alla scoperta di questo mondo fantastico.
L’autore inglese invece, non illustrò mai Il Signore degli Anelli e non era nemmeno felice che qualcun altro ci provasse: per lui era fondamentale che ogni lettore “illustrasse da se’” ciò che stava leggendo….cosa avrebbe detto dei film di Peter Jackson? In realtà il regista neozelandese, noto per essere un perfezionista che presta molte attenzioni ai dettagli, è stato molto fedele ai disegni dello scrittore nel realizzare le sue scenografie.
Tra le numerose (e interessantissime) didascalie abbiamo anche scoperto qualcosa in più su alcuni dei personaggi che abitano la Terra di Mezzo. Saruman ad esempio, secondo lo spirito ecologista di Tolkien, è ancora più sinistro di Sauron: il vecchio stregone è una metafora della rivoluzione industriale che ha stravolto la vita dell’Europa tra il XVIII e XIX secolo, trasformando così la sua fortezza, Isengard, in una fabbrica di morte…proprio come l’industria bellica della prima metà del secolo scorso. E alla pazzia di quest’uomo risponde Gandalf (alias Tolkien): “Colui che rompe un oggetto per scoprire cos’è, ha abbandonato il sentiero della saggezza“.
La controporte di Saruman è Tom Bombadil (personaggio presente solo nei libri): è il signore della Vecchia Foresta e offre protezione agli hobbit durante il loro cammino: “Tom era qui prima del fiume e degli alberi; Tom ricorda la prima goccia di pioggia e la prima ghianda. Egli tracciò i sentieri prima della Gente Alta, e vide arrivare la Gente Picolla. […] conobbe l’oscurità sotto le stelle quand’era innocue e senza paura, pima che da fuori giungesse l’Oscuro Signore.“
…E poi..chi sono gli hobbit? Tolkien li descrive così “Credo che al giorno d’oggi gli Hobbit abbiano bisogno di essere in qualche modo descritti, dal momento che sono diventati rari e timorosi della Gente Grossa, come ci chiamano. Sono (o erano) gente piccola, alt all’incirca la metà di noi e più minuti dei nani barbuti. Gli Hobbit non hanno barba, tendono a metter su un po’ di pancia; vestono di colori vivaci, non portano scarpe, perché i loro piedi sviluppano piante naturalmente dure come il cuoio e un vello fitto, caldo e scuro – come quello che hanno in testa; hanno lunghe, abili dita scure, facce gioviali, e ridono con risa profonde e pastose.“
E Gollum? Grazie alla filmografia, questo personaggio ha fatto da spartiacque nel campo degli effetti speciali: le movenze e le espressioni dell’attore inglese Andy Serkis sono state riprodotte in digitale tramite il motion capture, dando vita a una delle creature dell’immaginario più famose degli ultimi anni.
Ma quando è sbarcato Il Signore degli Anelli in Italia? L’esordio italiano di Tolkien non è stato un successo: si decise di tradurlo in italiano nel 1967. L’editore romano Mario Ubaldini affidò la traduzione del grosso volume a una ragazzina di quindici anni: Vittoria Alliata di Villafranca. Vittoria impiegò quasi un anno per tradurre l’opera, seguendo attentamente le direttive indicate da Tolkien ai traduttori: lo stesso autore, di fronte al lavoro della ragazzina, si stupì della sua bravura e dichiarò che quella era una delle migliori traduzioni mai realizzate. Ciononostante vennero vendute pochissime copie (meno di 400) e il resto della tiratura fu mandata al macero.
Inoltre, l’editore inglese propose per ben due volte a Mondadori che rifiutò giudicandolo non adatto ai gusti degli italiani…un grande errore! Proprio come quando, sempre Mondadori, rifiutò i diritti delle storie di spionaggio di un certo Ian Fleming interpretate dallo sconosciuto James Bond…
Parliamo adesso della figura femminile ne Il Signore degli Anelli: sono tre le donne “protagoniste” del romanzo, ovvero Galadrièl, signora di Lorien, Eowyn, nipote del re di Rohan e Arwen, immortale che rinuncia a questo prvilegio per amore di Aragorn, futuro re di Gondor. Ognuna di loro incarna un “valore” ben preciso: Arwen può essere accostata alla figura della donna angelicata a cui votare il proprio amor cortese, Eowyn rappresenta l’eroina tradizionale, l’unica che riuscirà a uccidere il re dei Nazgul che “non poteva essere ucciso da un uomo” e infine Galadriel, la “Stella del Mattino” che ha uno sguardo pietoso sull’umanità dolente, lo stesso sguardo che usa per guardare nei cuori e per infondere coraggio.
Queste sono solo alcune delle informazioni che potrete trovare all’interno della mostra La Magia dell’Anello. Una mostra particolare, che non colpisce tanto per il suo allestimento ma per la qualità dei contenuti che sono precisi, dettagliati e assolutamente interessanti. E’ dedicata agli amanti del genere, ma anche ai semplici curiosi che (siamo sicure) guarderanno al fantasy con occhi diversi una volta usciti da lì!
E voi…avete mai letto i libri? Avete visto i film? Cosa ne pensate?
Fate anche voi parte di quel gruppo di pazzi che ha letto tutti i libri di Tolkien, che si è cimentato nella lettura dei libri in inglese e che ha visto e rivisto i film decine di volte (partecipando anche alle “maratone” organizzate da diversi cinema in occasione dell’uscita de Il ritorno del re!)
FINO AL 22 MARZO
Dal martedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00
Sabato e domenica dalla 15.00 alle 20.00
BIGLIETTI: Intero 5 euro, Ridotto 3 euro
PER INFORMAZIONI: Sito Mostra e Sito WOW Spazio Fumetto
COME RAGGIUNGERLO:
Mio Dio che meraviglia! Ho letto il Signore degli Anelli solo qualche anno fa e me ne sono innamorato. Questa mostra deve aver soddisfatto moltissimo i fan dell’opera.
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Direi di sì!
I film li hai visti? Che ne pensi: meglio i libri o la trasposizione cinemtografica?
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Adoro molto i libri in quanto hanno tantissime informazione in più rispetto ai film, però la trilogia è probabilmente una delle migliori trasposizioni cinematografiche che abbia visto fin’ora.
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Come non essere d’accordo…a parte qualche scena un po’ troppo “holliwodiana” sono veramente ben fatti!
…ora non ci resta che volare in Nuova Zelanda e visitare il villaggio degli Hobbit 😀
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Ragazze…un assaggio di quello che andrò a vedere prossimamente, grazie!! Cmq rispondo anche io al quesito che avete posto…io preferisco il libro: quando si legge, si viene trasportati dalla fantasia… e poi ci sono intere parti che ritengo assolutamente fantastiche e nel film sono state omesse!! =)
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