Sono tante le persone che, di fronte a un’opera di arte contemporanea, dicono “non la capisco!”. Beh, non hanno tutti i torti visto che talvolta, anche la critica spiega con paroloni e riferimenti spesso non immediati ciò che ci troviamo davanti. Ecco perchè il mio consiglio è quello di osservare l’opera, soffermarsi sulle sensazioni / pensieri che questa suscita in noi e, solo in seguito, fare qualche ricerca sul nome dell’artista che ci ha colpito per approfondire la nostra conoscenza.

Questa breve riflessione nasce dalla lettura del libro Arte contemporanea: dall’espressionismo astratto alla pop art scritto da Claudio Zambianchi, professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università Sapienza di Roma. E leggendolo mi sono proprio sentita in università: in positivo per la ricchezza di informazioni e la passione per l’argomento in negativo per la mia memoria sul tema un po’ arruginita che mi vedeva richiedere l’aiuto di Google ogni due per tre!
Si tratta infatti di un libro informativo: niente giri di parole o scene romanzate ma tanti termini tecnici tipici della critica d’arte e numerosi riferimenti ad artisti del panorama artistico del ventennio che va dal Secondo Dopoguerra agli Anni Sessanta, alcuni noti e altri un po’ meno. Il Prof. Zambianchi si è cimentato in un ricco excursus di quelli che sono stati i movimenti artistici più o meno noti: qual è stata l’influenza della storia sulle opere? Chi si è ispirato a chi? Perchè New York ha preso il posto di Parigi sulla scena artistica internazionale? E cosa accadeva in Italia?
A seconda del periodo o Paese di vostro interesse, trovere capitoli più o meno avvincenti. Personalmente ho apprezzato in modo particolare gli approfondimenti sull’arte italiana tant’è che non vedo l’ora di tornare al Museo del Novecento di Milano per soffermarmi su ogni singola opera italiana delle loro collezioni e ritrovare gli artisti ai quali, fino ad ora, ho dato poca importanza. Allo stesso tempo, mi sono resa conto che non è sufficiente conoscere i nomi e le opere di Rothko, Newman, Gottlieb e Pollock per poter paralre con cognizione di causa di Espressionismo Astratto: un tema che dovrò sicuramente approfondire con mostre e libri.
È il libro perfetto sia per chi ha studiato arte (sono certa che non conoscerete tutti i movimenti di cui si parla) che per chi è un appassionato: è stato pensato come un libro da studiare, da sfogliare dopo aver visto una mostra di arte contemporanea, da tenere a portata di mano per risolvere un “dubbio artistico”.
grazie!
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