Nei libri di storia i protagonisti sono i grandi re del passato, mentre la figura delle regine sembra sempre essere in secondo piano. Le regine erano uno “strumento”: utile per le alleanze tra potenti famiglie, per le ricche doti fatti di terre, denari e gioielli, e per garantire degli eredi.
![Teodolinda (Regine d'Italia – Donne di potere nell’Italia Medievale Vol. 4) di [Inner Wheel Club di Monza C.A.R.F, Marina Ebrahim, Aldo Torrebruno]](https://m.media-amazon.com/images/I/51LaQvwojBL.jpg)
Ma siamo sicuri che fosse solo questo il loro ruolo? L’International Inner Wheel Club di Monza risponde a questa domanda con il progetto “Regine d’Italia – Donne di potere nell’Italia Medioevale“. Una collana di brevissime narrazioni che si pone l’obiettivo di ricostruire le personalità di quattro regine vissute nel periodo medioevale: la prima tappa è Monza con la regina Teodolinda (570-627), ci si sposta poi a Canossa nelle Terre di Matilde (1046-1115) per scendere ancora fino a Palermo dove incontriamo Costanza d’Altavilla (1154-1198) e finire in Sardegna con Eleonora d’Arborea.
Emergono dei ritratti di donne forti, intelligenti, conoscitrici della situazione politica e di quella religiosa, talvolta reggenti al posto degli uomini lontani per la battaglia o dei figli troppo piccoli per governare…e tutte unite da un particolare: hanno dato un importante contributo al corso della storia.