So cosa state pensando: che noia questa impressionisti! Al giorno d’oggi questo movimento artistico originatosi nella seconda metà dell’Ottocento sembra essere diventato mainstream, tra mostre dai nomi altisonanti sono allestite in tutto il mondo e studenti la cui cultura artistica sembra essersi fermata alle Ninfee di Monet.

Eppure la storia di Manet, Monet, Degas, Pissarro, Cezanne, Morisot, Guillame & Co continua ad affascinare. Sue Roe, autrice del libro Impressionisti. Biografia di un gruppo pubblicato da Editori Laterza, ci porta alla scoperta delle storie che hanno dato vita alle opere impressioniste che ormai fanno parte del nostro immaginario. Il libro inizia con l’arrivo a Parigi dei giovani artisti, pieni di speranze e con pochi soldi in tasca spesi tra le lezioni negli studi privati e le serate nei cafè. Obiettivo comune è quello di esporre al Salon che, come tutti sanno, nel 99% dei casi li ha snobbati e derisi.
Proprio da questi insuccessi nacque questo gruppo, che oggi definiremmo di “scappati da casa”: sognatori senza soldi, che inseguivano la luce e i suoi cambiamenti, e a loro volta erano inseguiti dai creditori, che desideravano il riconoscimento ma senza piegarsi alla società del tempo, che si stimavano e litigavano, che amavano e ingannavano.
Il successo, per alcuni di loro, arrivò a ridosso del XX secolo da Oltreoceano dove gli americani si lasciarono subito affascinare dai colori, dallo stile e dai soggetti ritratti.

Nel libro scoprirete del rapporto di amicizia tra Pissarro e Cezanne, dell’ego di Manet e della scontrosità di Manet, della leggerezza di Renoir e di Degas, della delicatezza di Berthe Morisot e del carattere di Mary Cassatt. Scoprirete della critica feroce, delle difficoltà economiche e di salute, di amori nascosti ma anche di un giovane Gauguin, Seurat e Signac. Tutto questo, senza annoiarvi nemmeno un minuto!
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