Egitto @MUDEC, Milano

La mia passione per l’Egitto è nata che ero ancora una bambina. Mi ricordo che gli scaffali in camera mia erano pieni di libri dedicati all’Egitto, dalle storie illustrate ai romanzi. Ho quindi accolto con entusiasmo l’annuncio dell’apertura della mostra Egitto. La straordinaria scoperta del Faraone Amenofi II al Mudec di Milano.

Ho deciso di non raccogliere informazioni prima della visita, per poter vivere questa esperienza con lo stesso stupore e interesse degli archeologi come Victor Loretche, nel 1898, ha scoperto nella Valle dei Re importanti tombe tra cui quella di Amenofi II, protagonista della mostra, della madre e della nonna di Tutankhamon, Sethi II, Ramesse IV e Ramesse VI.

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Victor Loret copia le iscrizioni dalle bende della mummia di Amenofi III, 1898
(© Università degli Studi di Milano, Biblioteca e Archivi di Egittologia)
[Nr archiv.: 221]
Amenofi è stato un sovrano importante che diede una significativa spinta culturale all’Egitto del tempo ma, a causa della notorietà del padre Thutmosi III, è sempre rimasto un po’ nell’ombra. Il diario di Loret e le foto scattate durante il ritrovamento sono qui esposte per la prima volta al pubblico.

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Pagina dal giornale di scavo di Victor Loret della tomba di Amenofi II, 1898
(© Università degli Studi di Milano, Biblioteca e Archivi di Egittologia)
[Nr archiv.: 215]

La mostra prende in esame l’antica civiltà del Nilo all’epoca del II millennio aC, dalla vita quotidiana di corte alle credenze funerarie. Ecco quindi armi, gioielli e suppellettili legati alla cura del corpo, a dimostrazione della ricchezza economica e culturale dell’Egitto: dai contenitori per il kohl, usato per truccare gli occhi (motivazione non solo estetica ma legata anche all’utilità, in quanto il trucco scuro proteggeva gli occhi dal riverbero del sole), a raffinati pettini, da meravigliosi gioielli in tormalini e con simboli protettivi a pugnali riccamente decorati.

Come tutti sanno, la cultura egizia era molto incentrata sulle credenze funerarie che qui vengono raccontate nei dettagli attraverso l’esposizione di importanti reperti provenienti sia dalle tombe dell’alta società che da quelle reali. Ci sono i sarcofagi, sempre più decorati per assecondare l’evoluzione del culto dei morti, le mummie, sempre meno “curate”, i libri dei morti, i vasi canopi.

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Un percorso conoscitivo che accompagna il visitatore fino al cuore della mostra dove, per rendere l’esperienza ancora più immersiva, è stata creata una ricostruzione in scala 1:1 della sala a pilastri della tomba di Amenofi II.

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Le mostre dall’impronta storica del Mudec sono le mie preferite: il percorso di visita è chiaro, i pannelli descrittivi ben fatti (non mi hanno mai fatto rimpiangere la decisione di non prendere l’audioguida) e i reperti esposti sono sempre “unici” nel loro genere. Come sempre ho potuto apprezzare la presenza di un percorso dedicato ai bambini, dove con scritte semplici e disegni colorati, vengono spiegati ai piccoli visitatori i temi fondamentali delle mostre allestite.

Amanti dell’Egitto, dell’archeologia e delle mostre “storiche”….questa mostra è ciò che stavate aspettando!

FINO AL 7 GENNAIO 2018

SITO UFFICIALE

ORARIO
Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30

BIGLIETTI
Intero: 13 euro
Ridotto: 11 euro

COME RAGGIUNGERLA: Museo delle Culture (MUDEC), Via Tortona 56 – Milano

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