Siamo state invitate all’inaugurazione della mostra “Ottocento primo Novecento”, organizzata da Marco Bertoli nella corte interna di Via Sant’Andrea a Milano.
Abbiamo osservato curiose questa piccola esposizione, organizzata in uno di quegli angoli della nostra città che ci fanno innamorare ogni volta di più, nel cuore del Quadrilatero della moda.
Non vi parleremo dei quadri più “classici”, dei magnifici paesaggi che ritraggono scene bucoliche nelle campagne italiane e nemmeno dei quadri di chiara ispirazione futurista (per quanto fossero veramente incredibili).
Appena fuori dall’ampia vetrata infatti siamo rimaste colpite da una composizione di due sculture. L’artista si chiama Paolo Grassino e ci hanno raccontato che alcune delle sue opere sono state esposte quest’anno all’ingresso della fiera ArtBasel. L’opera che potrete vedere a Milano è di cemento e formata da due uomini, uno seduto su una cassetta e uno in piedi che sembra trattenerlo delicatamente per una spalla. (Opera che ci ricorda molto quella che avevamo già visto al Mac di Lissone: guardate qui)
Il suo intento è quello di parlare della società di oggi, sempre in bilico tra naturale e artificiale, precarietà e mutazione. E proprio per sottolineare questo, recupera una componente fondamentale dell’arte che sembrava un po’ essersi persa, ovvero la manualità. Lavora con numerosi materiali, tutti volti a dare una maggiore spettacolarità.
E’ un artista da tenere sott’occhio e…se volete saperne di più potrete guardare i comunicati e le immagini della mostra dedicatagli dal Museo Pecci Milano, proprio all’inizio di quest’anno.
FINO AL 25 OTTOBRE 2013
ORARIO
dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00
INGRESSO GRATUITO
SITO DELL’ARTISTA: http://www.paolograssino.com
COME RAGGIUNGERLA
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