Letizia Battaglia e il suo amore per Palermo

Letizia Battaglia è una fotoreporter nata a Palermo nel 1935 e che, con il suo obiettivo, racconta da quasi 50 anni la città e i suoi abitanti…soprattutto femminili. E proprio a lei è dedicata una mostra (aperta fino al 19 gennaio) tra le sale di Palazzo Reale a Milano.

L’esposizione vede protagonisti una selezione di circa 300 scatti mai pubblicati sui giornali: non sono tra i più famosi, ma hanno l’importante ruolo di testimoniare quella “parte di storia tra le storie”. Ma cosa c’è dietro alle sue fotografie? Ce lo racconta già con il suo nome di battesimo, sintesi del suo approccio alla realtà: Letizia (gioia, bellezza) e Battaglia (conflitto, contrasto).

Ama la sua città e i suoi contrasti, ama la “Palermo che puzza”, quella dei quartieri popolari, quella che l’ha conquistata con la sua potente decadenza. Il dolore che ha dovuto sopportare Palermo, ha sovrastato la bellezza della città, così come il dolore delle donne (vedove, orfane, madri ma anche bambine) ritratte va oltre la bellezza, in quanto nei loro occhi si legge la voglia di affrontare il futuro, di essere libere.

“Cerco gli occhi profondi e sognanti delle bambine: mi ricordano me stessa a 10 anni quando mi resi conto, di colpo, che il mondo non era poi così bello”. La mostra è divisa per tematiche: immancabili le fotografie di mafia a cui però si susseguono persone comuni tra gioiose scampagnate, i vicoli di Palermo e una povertà che sembra appartenere a un altro mondo.

Le didascalie “nascoste” non facilitano il percorso nonostante le fotografie sono esplicative e non hanno bisogno di molte spiegazioni. Penso che comunque sarebbero utili soprattutto per i più giovani, che talvolta sono meno ferrati sulla storia più recente come quella immortalata da Letizia Battaglia.