Palazzo d’Estate @Pechino

La visita al Palazzo d’Estate non era inizialmente prevista nei miei piani, ma essendomi ritrovato con una mezza giornata vuota due giorni prima del volo per tornare a Milano, ho deciso in tutta fretta (e più o meno a caso) di visitare questo sito. E meno male! Di tutte le cose che ho visto in Cina, ecco finalmente svelata la mia preferita in assoluto!

Il Palazzo d’Estate (Yiheyuan, che in cinese significa “Giardino dell’armonia educata”) si trova nel distretto di Haidian, a circa 15 km dal centro della città e quasi un’ora di metropolitana da casa di Chiara. Si tratta del giardino imperiale più grande e meglio conservato di tutta la Cina: qui gli imperatori venivano dalla Città Proibita per trascorrere parte delle torride estati pechinesi.

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Appena oltrepassata la biglietteria, ci si ritrova all’interno di un vasto e affollatissimo complesso di edifici, circondati da splendidi giardini e statue raffiguranti animali e figure della mitologia cinese.

La costruzione del palazzo iniziò nel 1750 sotto il regno dell’Imperatore Qianlong della dinastia Qing. Il complesso si trova in un’area vasta quasi 3 km quadrati, di cui ben più della metà sono occupati dal lago Kunming, mentre il resto è costituito da colline, la più alta delle quali (la collina della longevità, 60 metri) ospita l’imponente Torre dell’Incenso, a sua volta l’edificio più alto del complesso.

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Appena ci si lascia alle spalle il primo gruppo di edifici, la folla diminuisce subito sensibilmente e si arriva sulle rive del lago. Da subito si intuisce la vastità di questo parco (e ho capito che per fare tutto il giro del lago , avendo solo poche ore a disposizione, avrei dovuto camminare molto, molto ma molto alla svelta) e bisogna decidere da che parte cominciare la visita: io ho deciso di dirigermi immediatamente verso la Torre dell’Incenso.

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Lungo questo primo tratto di strada, è possibile camminare lungo la sponda del lago, sotto vialetti ombreggiati e piccoli ponti, oppure sotto un passaggio coperto conosciuto come il “lungo corridoio”, in legno e dal soffitto riccamente decorato, che permette di spostarsi agevolmente anche durante le giornate di pioggia.

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È possibile visitare la Torre dell’Incenso anche internamente; non avendo molto tempo a disposizione, io ho deciso di vederla solamente dall’esterno in modo da poter completare comunque il giro del lago per intero.

Anche la visita dall’esterno ha comunque richiesto una notevole quantità di tempo: la collina su cui sorge la torre è ricca di strade, edifici e piccoli sentieri deserti ed estremamente ripidi, alcuni erano talmente ripidi da indurmi a tornare indietro alla ricerca di strade alternative.

Una volta giunti in cima, la vista è a dir poco mozzafiato. È possibile ammirare da un lato tutto l’enorme giardino, dall’altro la città che si estende oltre l’orizzonte. La Torre dell’Incenso non è inoltre l’unico edificio sulla sommità della collina: immediatamente dietro, si trova anche un particolarissimo tempio buddista. A prima vista, da lontano, sembra che le pareti siano bizzarramente decorate di verde e giallo; avvicinandosi ci si rende conto che sono decorate con centinaia e centinaia di statue del Buddha!

 

Distolto a fatica lo sguardo dal panorama, dagli edifici, dalla torre dell’incenso e tutte le meraviglie che si trovano sulla collina della longevità, ho quindi continuato il mio giro lungo le infinite rive del lago.

Lungo il percorso si incontrano antichi edifici, porte, ponti, giardini e corsi d’acqua, ognuno affiancato da un cartello che ne descrive la storia e le caratteristiche. Inutile dire che ho perso un sacco di tempo a leggere tutto e scattare centinaia di foto (ho scattato più foto in mezza giornata al Palazzo d’Estate che non in 3 giorni a Shanghai, tanto per dire).

All’incirca a metà strada dalla porta d’ingresso da cui ero entrato (Porta Est) mi sono ritrovato davanti al ponte più bizzarro che abbia mai visto in vita mia: strettissimo ma soprattutto altissimo, in certi punti i gradini erano talmente ripidi che alcuni turisti di fermavano a riprendere fiato!

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Subito dopo questo ponte, ci ritrova a un bivio: sulla destra, è possibile seguire la riva naturale del lago fino ad arrivare al complesso di edifici residenziali del palazzo, mentre sulla sinistra si trova una strada artificiale che taglia un pezzo di lago, completamente circondata dall’acqua. Ho scelto andare a sinistra lungo la strada panoramica, principalmente per due motivi: la mancanza di tempo per visitare altri edifici, e la vista indescrivibile che offriva, anche grazie agli alberi in piena fioritura e di un’altra meravigliosa giornata con un cielo così azzurro che “Bormio in estate levati”.

Ad un certo punto, sulla sinistra si può ammirare quello che a un primo sguardo sembra un piccolo edificio che sorge dall’acqua, ma avvicinandosi…ci si rende conto che è una barca, su cui è stato costruito un edificio in legno e marmo! Non è l’unica presente nel parco: in una delle zone che non ho potuto visitare, ho scoperto che ne esiste una decisamente più bella e imponente.

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Il sentiero è inoltre caratterizzato dalla presenza di quattro piccolissimi ponti, che mi sarei fermato ad ammirare per ore intere. Non si tratta infatti di semplici ponti: ognuno di essi era sovrastato da una struttura in legno decorato, dipinto con colori talmente vivaci che ora, rivedendoli in foto, sembrano quasi ritoccati.

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Giunto alla fine di questo sentiero panoramico, mi sono reso conto di essere incredibilmente in ritardo, e ho terminato il giro del lago praticamente di corsa, fermandomi di tanto in tanto (in pratica ogni 5 metri) a scattare qualche fotografia. Continuando lungo la strada, ho incontrato un secondo ponte di quelli incredibilmente alti fini ad arrivare all’enorme ponte visibile da ogni angolo del giardino, il Ponte dei 17 archi, che collega la sponda del lago Kunming con una piccola isola.

Vi prego di notare, nella foto del ponte che si trova qui sotto, una ragazza che si esibisce nella tipica posa “ragazza cinese svampita”. Se mai vi capiterà di andare in Cina, noterete anche voi come ragazzi e ragazze sotto i 30 anni si mettano sempre e solo in pose come questa (quando non sono impegnati a scattare selfie più o meno di nascosto con voi), mentre chi ha più di 30 anni si irrigidisce come un palo tentando di imitare una “posa alla Mao”, ma ne parlerò meglio nel prossimo articolo!

Superato il Ponte dei 17 archi, mi sono quindi finalmente diretto verso l’uscita, e di corsa alla metropolitana verso il mio appuntamento, che consisteva nell’assistere a una delle lezioni di italiano che Chiara tiene per gli studenti cinesi (e che avevo molto insistito per vedere!).

Avrete notato da soli che l’articolo è più lungo del solito e contiene più foto del normale, ma non potevo non descrivere con tante parole e foto la meraviglia di questo luogo (e comunque, per quanto ci abbia provato non credo di esserci riuscito: bisognerebbe vederlo coi proprio occhi!).

Come ho già detto, è indubbiamente il luogo più bello che abbia visto in Cina, e sicuramente uno dei posti più stupefacenti che abbia visitato in tutta la mia vita. Mi spiace solo di averci potuto dedicare poche ore: una visita fatta bene penso che richiederebbe anche più di una giornata intera! Di tutte le cose che è possibile vedere a Pechino, sicuramente non è la più famosa o la più caratteristica, come lo sono per esempio la Muraglia Cinese o la Città Proibita, ma se mai doveste decidere di visitare Pechino…andateci, è un posto davvero magico!

 

Roberto

 

 

 

6 risposte a "Palazzo d’Estate @Pechino"

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  1. Ahi ahi vuoi fare concorrenza ad Ale? Probabilmente questo tour virtuale in cina lo sto iniziando dal tuo ultimo post. Mi sono ripromessa di ritornare su tutti i tuoi post e farne un riassunto per poter sognare d’intraprendere anch’io un viaggio like this. Un bacione ad Ale ed un complimento a te per la dettagliata descrizione e per le foto. Ciaoo

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    1. Ciao Bea! Hai visto che bel viaggio che ha fatto mio fratello? E aspettati tanti altri articoli dedicati non solo alla Cina ma anche alle sue prossime vacanze nei Paesi Baschi!

      Un bacione anche a te!
      Ale

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      1. Scusa Alessandra se rispondo solo adesso ma ormai non riesco a stare al passo con il blog. Sono sempre in ritardo su tutto ma il viaggio di tuo fratello lo devo proprio leggere passo passo, ne faccio un riassunto e lo tengo lì buono da utilizzare in caso dovessi decidere. Ma quanti viaggi vorrei fare!! Bacioo

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