Era il 1987 quando il progetto di Andy Warhol dedicato all’Ultima Cena debuttò a Milano. Trent’anni dopo, si celebra l’anniversario di questa importante presentazione al Museo del Novecento dove, nella suggestiva Sala Fontana, è stata allestita uno dei lavori-chiave della serie: l’enorme dipinto Sixty Last Suppers.
Ma come nasce quest’opera? Il gallerista greco Alexandre Iolas decise nel 1984 di commissionare a Warhol un progetto che racchiudesse una riflessione sul celebre Cenacolo di Leonardo. Warhol si concentrò sulle rielaborazioni dell’originale, come souvenirs e immagini per uso commerciale, ma anche su una riproduzione in bianco e nero di un’incisione del XIX secolo e su uno schizzo riprodotto in una pubblicazione del 1913. L’artista realizzò oltre 100 variazioni sul tema, a testimonianza del suo profondo coinvolgimento con il capolavoro di Leonardo. La mostra di inaugurazione si tenne nel 1987 al Palazzo delle Stelline dove vennero esposte una selezione di opere.
L’opera esposta al Museo del Novecento è Sixty Last Suppers, le cui dimensioni totali si avvicinano a quelle dell’affresco originale. Rappresenta l’Ultima Cena in bianco e nero, come se fosse una fotocopia un po’ sgranata, ripetuta per 60 volte. Il risultato è un mix tra sacro e profano, tra arte e design che “trasforma un lavoro profondamente religioso in un clichè, alterandone l’intenso messaggio attraverso la ripetizione”. Poco dopo l’inaugurazione a Milano, l’artista morì trasformando la mostra in un evento mediatico di massa e il progetto The Last Supper in una misteriosa premonizione.
FINO AL 18 MAGGIO 2017
ORARIO
Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e Sabato dalle 9.30 alle 22.30
INGRESSO
Intero 5 euro
Ridotto 3 euro
Gratis la prima domenica del mese, a partire da due ore prima della chiusura e il martedì dalle ore 14.00.
COME RAGGIUNGERLA
Devo andare! Grazie
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😉
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