I lavori in corso in piazza del Duomo a Milano stanno scatenando un mare di polemiche. Il motivo? L’installazione, nelle aiuole di fronte al Duomo, di Trachycarpus fortunei che, per chi come me capisce poco o niente di botanica, sono palme di origine asiatica che possono sopravvivere fino a 15° sotto zero.
Così come ho sorriso di fronte all’ironia del web e ho condiviso le perplessità di alcuni, ho trovato ridicoli molti dei commenti letti in questi giorni che vedono nelle palme il simbolo di “presa del potere da parte degli immigrati”, “ci mancano solo i cammelli”, “stanno africanizzando Milano”, “mancano solo i minareti”…ma siamo seri?! Personalmente, non vedo nessun complotto dietro a questa decisione (che poi piaccia o meno, questo è soggettivo): si tratta di un progetto urbanistico temporaneo, scelto tramite concorso indetto dal Comune di Milano e approvato dalla Soprintendenza dei Beni Architettonici. Il progetto è curato dall’architetto italiano e milanese Marco Bay, specializzato in architettura del paesaggio, ed è sponsorizzato (interamente) da Starbucks in arrivo a Milano nei prossimi mesi.
Il mio consiglio è quello di guardare a questa novità come se fosse un’installazione artistica: godetevela, fotografatela…sono sicura che, quando ormai ci avrete fatto l’abitudine, sarà già il momento di cambiare e, chissà, magari ci ritroveremo i bamboo asiatici, il fynbos sudafricano o le querce californiane e saremo tutti di nuovo pronti ad indignarci!
Inoltre, come già è stato fatto notare, i milanesi vissuti a fine Ottocento passeggiavano in una piazza Duomo con le palme e lo dimostrano le fotografie conservate negli Archivi Alinari.
Proprio mentre scrivevo queste parole, ho letto che nella notte hanno dato fuoco a 3 delle palme piantate: come definire questa azione se non come un vero e proprio atto di vandalismo? Non sarebbe meglio per tutti indignarsi per altre questioni legate alla nostra meravigliosa piazza come i venditori ambulanti che bivaccano in Piazza, i turisti che mangiano seduti sulle scale del Duomo e abbandonano lì i loro rifiuti, i mozziconi a terra…per questo simbolo della cristianità, sono peggio le palme o i ragazzini che bestiemmano per divertimento durante la passeggiata pomeridiana?
Benissimo scritto! Non ho ancora visto le palme (e non sapevo ne esistesse una specie resistente fino a 15 gradi sotto zero!), ma l’incendio notturno è una prepotenza incomprensibile e inaccettabile
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Stiamo davvero esagerando! Non appena i lavori saranno finiti condividerò con voi il risultato sul blog 🙂
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Polemica stupida e assurda, come le proteste politiche di certi politici, guarda
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Come hai notato…sono perfettamente d’accordo con te
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Infatti 🙂
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Purtroppo in Italia tutto è diventato oggetto di polemica, anche nei casi migliori (o peggiori). Certo le palme forse saranno poco autoctone, ma sicuramente rappresentano del verde e un momento di attenzione per la cosa pubblica. Tanto stiamo certi che anche se avessero piantato pini o abeti la polemica inutile sarebbe scoppiata lo stesso. Poi c’è l’idiozia, la stupidaggine e l’ignoranza dei fascinorosi (sollecitati dai politici… come se non avessero di meglio da fare!) che di solito sono sempre quelli che vivono nella loro illegalità. Purtroppo tutto questo teatrino (consentimi il termine) è lo specchio dell’Italia attuale.
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Hai ragione…una polemica triste e senza fondamento che spero si spenga il prima possibile! Anzi, sono già in attesa di scoprire quale altra stupida questione infiammerà gli animi la prossima settimana….
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Assolutamente d’accordo! Soprattutto sul fatto che la gente si indigna sulle cose sbagliate, le palme sono proprio l’ultimo dei problemi qui in Italia T_T
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Per fortuna siamo in molti a pensarla così….
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