Sulla cima del Monte Scale

Come anticipato nel post precedente, oggi vorrei dedicare questo spazio all’escursione sul Monte Scale, una montagna la cui cima è ben visibile da Bormio e dalla quale è possibile ammirare un panorama a 360° sull’intera valle.

 

Poco prima di Isolaccia si svolta a destra in direzione Laghi di Cancano/Torri di Fraele e si inizia a salire lungo una strada tortuosa.

Fraele (6)

Arrivati all’altezza delle Torri di Fraele si può scegliere se parcheggiare subito e intraprendere la “scalata” da qui oppure proseguire costeggiando il lago, parcheggiare nelle aree apposite e iniziare la camminata da qui. Negli anni passati abbiamo sempre scelto questa seconda opzione poichè il percorso è più semplice, nonostante ci sia un tratto di circa 200 metri un po’ impegnativo, che si snoda tra le rocce.

Quest’anno invece abbiamo deciso di provare a raggiungere la cima dal primo sentiero che si incontra appena superate le Torri di Fraele. La strada era una mulattiera militare perciò il primo tratto è abbastanza largo e semplice ma un cartello avvisa che dopo i 2200 metri il sentiero diventa per “escursionisti esperti”. Il tracciato della Prima Guerra Mondiale infatti, è franato in alcuni punti e ad un certo punto ci si trova a camminare lungo un minuscolo sentiero incastonato tra la parete della montagna a sinistra e uno strapiombo sulla destra.

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Dopo quasi un’ora di mezza di cammino, ho alzato lo sguardo e ho visto le finestre del fortino: siamo quasi arrivati!

Monte Scale (12)

In cima al Monte Scale infatti si trova un fortino costruito nel 1911 ma che purtroppo è stato abbandonato a se stesso. Qui, nel 1915, venne posta una battiera di cannoni che prima si trovavano al Forte Venini di Oga. L’intento di questo spostamento fu duplice: sottrarli ad eventuali bombardamenti e consentire una maggiore efficacia di tiro, sfruttando la gittata di quasi 12 km. I cannoni erano puntati in direzione dello Stelvio, per fermare un’eventuale invasione degli Austro-Ungarici.

Attraversando il buio corridoio del fortino, si arriva dall’altro lato della montagna dove ci si ricongiunge con l’altro sentiero. Da qui mancano solo 5 minuti di salita per raggiungere la croce (2495 mt), la cui vista ci ha accompagnato per gran parte della camminata, dedicata ai caduti di guerra ma anche a tutti coloro che hanno perso la vita durante la costruzione della diga di Cancano che si estende alle pendici della montagna.

La vista da qui è spettacolare: la cima della Reit che sembra essere il muro portante di Bormio, il ghiacciaio dei Forni, il pizzo Tresero, la cima Piazzi e il suoi ghiacciaio, il corno di Dosdè, la Val Grosina, la Val Viola, le valli della Forcola e del Braulio.

E’ una soddisfazione immensa raggiungere la cima di una montagna: cammini per ore, sudi, hai il fiato spezzato e le gambe bruciano ma poi arrivi, appoggi a terra lo zaino, e il fiato ti manca per la bellezza del panorama che si apre di fronte agli occhi. Sono un’amante della montagna…l’avete capito? 🙂

4 risposte a "Sulla cima del Monte Scale"

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