Ultimo articolo dedicato alle mie 48 ore (scarse) in Toscana tra Pisa e Lucca. Oggi vi parlerò della Cattedrale di San Martino, alias il Duomo.
Situata ai confini con l’antica città romana, il primo nucleo della cattedrale venne edificata per volere di San Frediano (il nome vi dice qualcosa? Leggete QUI) nella seconda metà del VI secolo. Venne consacrato però solamente nel 1070 da Papa Alessandro II, alla presenza della contessa Matilde di Canossa. Siamo abituati a vedere il duomo di una città come un protagonista nella piazza principale, mentre il duomo lucchese è una piazza piccola dove gli edifici sono addossati gli uni agli altri. Inoltre in passato, dovete immaginarvi i portici della chiesa occupati dai banchi dei cambiavalute che a Lucca facevano grandi affari grazie alla sua posizione lungo la Via Francigena.
La facciata che ci si presenta di fronte oggi, è frutto di una serie di lavori che si conclusero nel 1637 e si rifà alla facciata del Duomo di Pisa (di cui vi ho parlato QUI). Anche in questo caso quindi possiamo ammirare la contrapposizione di marmi policromi riccamente lavorati soprattutto sui pilastri.
L’interno è suddiviso in tre navate e la parte absidale visibile oggi risale al 1308. La cattedrale conserva importanti opere d’arte come l’Adorazione dei Magi di Federico Zuccari, l’Ultima cena di Jacopo Tintoretto e la Madonna ed il Bambino tra i Santi di frà Bartolomeo.
Tra gli altri capolavori esposti ci sono l’antico crocifisso del Volto Santo, che la leggenda vuole sia il crocifisso ligneo realizzato dal fariseo Nicodemo ad immagine di Gesù, e il Monumento Funebre di Ilaria del Carretto, nobildonna lucchese, moglie di Paolo Guinigi e morta di parto quando era ancora giovanissima.
ORARIO
Dal 15 marzo al 2 novembre da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 17.45, sabato dalle 9.30 alle 18.45 e domenica dalle 9.00 alle 10-15 e dalle 11.30 alle 18.00
Dal 3 novembre al 14 marzo da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 16.45, sabato dalle 9.30 alle 18.45 e domenica dalle 9.30 alle 10.15 e dalle 11.30 alle 17.00
COME RAGGIUNGERLA:
Dalle due foto iniziali è palese la somiglianza con Duomo di Pisa..
Di Ilaria del Carretto avevo sentito favoleggiare, ma non sapevo fosse morta di parto..
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Io invece non sapevo chi fosse, ma facendo qualche ricerca ho scoperto che del suo monumento funebre ne parla anche Gabriele D’Annunzio nella sua raccolta Elettra…
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A 61 anni non mi fermo sul cammino della conoscenza e, sentendomi sempre più ignorante incalzo nelle letture e negli approfondimenti.
Ignoravo che D’Annunzio l’avesse nominata.
🙂
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Ogni giorno una scoperta nuova 🙂
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Cara Alessandra io a Lucca ci devo proprio ritornare. Guardando i tuoi post mi rendo conto di non averla vista per niente bene. Me la stai facendo molto apprezzare con i tuoi post. Brava come sempre, ciao 🙂
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Se ti ho convinta a tornare…allora ho proprio colpito nel segno 🙂
Grazie!!!
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Non scherzo tu ci fai apprezzare ogni singolo monumento delle città che visiti. Purtroppo Lucca l’ho vista proprio male. Quando si va in giro per monumenti e per fotografie non puoi essere in compagnia di amici. Gli altri si stufano un po’ a star dietro a quello che per te è una passione. Un bacione Bea
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E’ vero! Per questo motivo a volte ho poche foto davvero interessanti per il blog, anche se devo dire che i miei fedeli compagni di viaggio culturali sono molto pazienti e comprensivi 🙂
Comunque preparati, perchè settimana prossima vi parlerò nuovamente di Milano e dei suoi tesori nascosti!!!
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Vediamo allora se scopro qualcosa di nuovo. Un caro saluto Bea
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