La noia che ci assaliva alla sola idea di visitare un museo del territorio era tale da farci rimandare la visita al MUST di Vimercate il più possibile. Ci aspettavamo sale illuminate male, con teche impolverate, contenenti cocci descritti dalle didascalie come reperti molto antichi…
Nel 2012, però, il MUST ha vinto il premio come ‘Miglior Nuovo Allestimento Italiano’ ed è stato candidato all’EMYA 2012 (European Museum of the Year Award); è stato proprio questo riconoscimento ad incuriosirci e a portarci, finalmente, a visitarlo.
Il museo è allestito in un’antica villa (Villa Sottocasa) affacciata su una delle vie centrali della cittadina. Nella prima sala, siamo rimaste subito colpite da un elemento raro nei musei: una musica di sottofondo che accompagna il visitatore per tutto il percorso, ed evita l’imbarazzante silenzio che sembra regnare nei “luoghi di cultura”. Le sale sono piccole ma ben strutturate e illuminate: ci sono diverse cartine sia su parete sia a terra che ricreano il territorio circostante; è curioso scoprire che il proprio paese è sede di importanti ritrovamenti di epoca romana o che era attraversato da una strada medievale di fondamentale importanza.
A fianco delle teche (niente polvere e ottima illuminazione) c’è quasi sempre una componente tecnologica: caratteristica fondamentale di questo museo.
Come nella sala “Ville di delizia”, dove, su un piano inclinato, sono posizionati i plastici di alcune delle numerose ville della Brianza e, attraverso uno schermo touch screen, è possibile scegliere il filmato che racconta la storia della villa selezionata.
O anche la sala “Paesaggi Contemporanei” dove, grazie a delle torce che pendono dal soffitto, è possibile interagire con le immagini della Brianza proiettate sulle pareti: illuminando la parete, l’immagine di inizio Novecento si trasforma in un filmato moderno, che permette di vedere il grande cambiamento delle nostre città avvenuto nel corso di un secolo.
L’interattività non è data solo dalla tecnologia, ma anche da sale che prevedono cassetti e armadi che racchiudono al loro interno le origini dei cognomi più diffusi della zona e la storia delle moltissime aziende che hanno caratterizzato questa parte della Brianza (Frette, Star, Burago….).
È un museo che cerca di attirare il pubblico anche proponendo mostre temporanee. Al momento ce ne sono due: una, al piano terra, su due artisti contemporanei del territorio che lavorano con ferro ed erba (Andrea Cereda e Vittorio Comi) e un’altra, al primo piano, sulle marionette.
Noi abitiamo da sempre in Brianza, ma non conoscevamo tutte queste ville, non sapevamo che i nostri paesi avessero origini tanto antiche e nemmeno della presenza di un castello a Trezzo D’Adda, a pochissimi chilometri da casa nostra.
Se siete della zona vi consigliamo di visitare questo museo: la visita è piacevole, divertente e vi farà scoprire aspetti nascosti dei luoghi che vi circondano.
Sito Ufficiale: http://www.museomust.it/drupal/
Apperò….grazie!
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prego 🙂 se dovessi andarci facci sapere cosa ne pensi!
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Sono passata tante volte davanti al museo di Vimercate ma non mi sono mai incuriosita, grazie a voi andro’ a visitarlo. PC
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Senz’altro un punto di partenza per chi vuole conoscere, il territorio che abita. Se volete, qualche altra curiosità, dal mio blog.
http://scoprilabrianzatuttoattaccato.wordpress.com/
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Grazie, guarderemo sicuramente!
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Per la serie “piccoli gioielli appena fuori casa”! Ottimi consigli, grazie di cuore! Lo visiterò sicuramente. 🙂
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Ma figurati! Siamo contente di averlo scoperto anche noi e la speranza è che sempre più gente possa conoscerlo e visitarlo 😛
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